École Nomale Superior, Paris

Feanaro
Salve a tutti!

Qualcuno mi sa dire qualcosa in più di wikipedia e del suo stesso sito riguardo questa bellissima università soprattutto per quanto riguarda la preparazione in Matematica?
Magari anche con un confronto con la Sorellina di Pisa.

Risposte
bius88
Purtroppo non ho contatti con professori o studenti dell'ENS ma senza dubbio la qualità dell'insegnamento è elevata.
Pensa che proprio in questa scuola ha sede il Gruppo Nicolas Bourbaki il cui scopo era quello di dare un solido fondamento alle matematiche moderne. Riguardo alla Teoria delle misure che tu dicevi questi matematici la criticano poichè è sbilanciata verso le misure di Radon e dunque cercano nuovi approcci.
Dunque i professori che vi insegnano sono molto preparati, costantemente impegnati nella ricerca e, come ben pochi, anche nel rinnovamento della matematica.

Feanaro
"bius88":
[...] Infatti tra uno studente che risolve correttamente un esercizio in maniera standard ed un altro che si cimenta a risolverlo in maniera originale ma sbagliando, può darsi che venga premiato quest'ultimo! [...]

Che metodo del menga! :lol:
Chiaramente scherzo, trovo anzi sia parecchio interessante.
"bius88":
[...] la formazione ricevuta è altissima e, unica del suo genere, orientata alla ricerca e alla interdisciplinarietà.

Ecco, questo è esattamente il punto che vorrei approfondire. È evidentemente difficile costruire un metro per valutare la formazione offerta da una qualsivoglia università, tuttavia, in qualche modo, è ciò che vorrei tentare con l'ENS. Magari confrontando con altre università, per esperienza diretta, dal racconto di amici (posso accettare pure il "per sentito dire").
Insomma mi interesserebbe capire la qualità della didattica (eventualmente suddivisa in argomenti, chessò Teoria della Misura), senza numeri (di pubblicazioni, s'intende) e senza fronzoli (fama e notorietà); soprattutto per quanto riguarda la Teoria dei Numeri nel suo complesso (analitica, algebrica, elementare,...).

bius88
ciao,
a differenza della SNS di Pisa, all'ENS si entra al terzo anno; in Francia ci sono le scuole preparatorie per entrare nelle "Grande Ecole" cioè nelle scuole d'eccellenza come L'Ecole Normale Superieure.
Per gli studenti stranieri viene indetta una selezione internazionale; vengono ammessi studenti fino al 23° anno anche se vengono privilegiati i più giovani cioè quelli del secondo e del terzo anno. La selezione si può tentare una sola volta e comprende:
1) una prova scritta riguardante il commento di un testo che riguarda la scienza.
2) una prova scritta che verte su due materie:la principale( quella della tua laurea..se ti laurei in Fisica è Fisica) e la secondaria che puoi scegliere.
3) prova orale sulla disciplina principale
4) prova orale sulla disciplina secondaria

Queste prove sono fatte per mettere in evidenza la cultura e soprattutto l'originalità nel risolvere un problema. Infatti tra uno studente che risolve correttemente un esercizio in maniera standard ed un altro che si cimenta a risolverlo in maniera originale ma sbagliando, può darsi che venga premiato quest'ultimo!
Se si è ammesi (è possibile che non venga ammesso nessuno studente!!) si fanno 3 anni:
il primo anno corrisponde al 3° anno di laurea triennale e si consegue la Licence
il secondo e terzo anno corrispondono alla laurea specialistica e si consegue il Master

per gli studenti di fisica c'è la possibilità di fare anche il quarto anno per indirizzarsi alla ricerca ottenendo il "Magistère de Physique"

Dopo tutto ciò si puo fare un dottorato di ricerca.

Essendo una scuola d'eccellenza per la quale, a differenza della Normale pisana, si entra dopo aver studiato 2 anni in apposte "scuole preparatorie" dei programmi specifici (per gli studenti francesi), oppure (per quelli stranieri) dopo aver superato una selezione su scala internazionale, la formazione ricevuta è altissima e, unica del suo genere, orientata alla ricerca e alla interdisciplinarietà.

Feanaro
Non conosco la percentuale di Ph.D. stranieri nell'università italiana negli anni '70, '80 e '90 (anzi mi pare che nel '65 ancora non esistesse da noi il Ph.D.) ma io non credo sia il miglior metodo di valutare il livello di preparazione medio offerto dalla didattica del nostro Paese; anzi credo sia molto importante contestualizzare che in quegli anni (e progressivamente fino ad oggi) la politica aveva smesso di investire nell'istruzione e credo che ad uno studente straniero risultasse più conveniente preparare un dottorato di ricerca in Paesi dove la ricerca era (ed è) incentivata e dove si poteva usufruire di uno stipendio più che dignitoso. Si potrebbe fare un paragone con le pubblicazioni per valutare un docente e prendere come caso Grothendieck. Un corso come quello che Franco Conti offriva ai normalisti del primo anno credo non abbia avuto paragoni nel mondo (per dirne una, introduceva le successioni con le serie, fantastico!);questo Gli era consentito dal fatto che le università italiane (e in particolare quella di Pisa) avevano dei corsi assolutamente eccellenti (sfido a trovare una università straniera dove come primo corso di Analisi si affronti qualcosa di paragonabile ad "Analisi Matematica I" di Giovanni Prodi (per dire,in Normale negli anni '80 lo usavano pure i chimici!) ). Non parlo per mito o per sentito dire, anzi riporto ciò che mi è stato confidenzialmente riferito da alcuni autorevoli Professori (se volete per MP faccio anche i nomi) che fortunatamente conosco e ho (stavolta la "h" ci va) il piacere di frequentare.

P.S.: contestualizzando ulteriormente fino a 20 anni fa i Licei (per fare un esempio) offrivano una preparazione oggi difficilmente ottenibile

P.P.S.: per Wedge: tranquillo, non mi offendo per le critiche, specialmente se costruttive. :D

P.P.P.S.: se avessi di nuovo commesso qualche ingiuria alla lingua italiana, segnalatemelo. :oops:

wedge
ehi, non ce l'ho con nessuno :)
solo un commento sulle parole :)
comunque si, mi riferivo a quello che scrsse Feanaro, non vict
ciao!

irenze
Credo che wedge ce l'avesse con Feanaro, non con te...

vict85
"wedge":
Tante volte ho sentito questo mito secondo cui da noi il livello dei corsi universitari o di dottorato sia (o sia stato) altissimo. Ma il mito si scontra con il fatto che non ho mai sentito di code di cervelli stranieri ai nostri cancelli. Insomma, è un mito che nessun altro riconosce.
Mi sembra che la percentuale di phd stranieri nelle nostre università sia meno dell'1%, e gli studenti del master credo dell'ordine di 10^-4 o 10^-5. Per fare un paragone, so che al Conservatorio di Milano ci sono più del 25% di studenti stranieri. Insomma, se da tutto il mondo vengono da noi per imparare a cantare o suonare il violino, e non per matematica o economia, significa che molto probabilmente da noi è migliore la didattica in canto lirico che non in scienze e affini.

PS ti consiglio, amichevolmente, una riguardata alla necessità o meno di utilizzare la lettera h nella lingua italiana


Io non mi riferivo all'Italia... ma a università in Francia, Germania, Svezia, Finlandia, Norvegia, Olanda, Belgio, Svizzera, Austria... Non esistono solamente Oxford e princeton al mondo...

wedge
Tante volte ho sentito questo mito secondo cui da noi il livello dei corsi universitari o di dottorato sia (o sia stato) altissimo. Ma il mito si scontra con il fatto che non ho mai sentito di code di cervelli stranieri ai nostri cancelli. Insomma, è un mito che nessun altro riconosce.
Mi sembra che la percentuale di phd stranieri nelle nostre università sia meno dell'1%, e gli studenti del master credo dell'ordine di 10^-4 o 10^-5. Per fare un paragone, so che al Conservatorio di Milano ci sono più del 25% di studenti stranieri. Insomma, se da tutto il mondo vengono da noi per imparare a cantare o suonare il violino, e non per matematica o economia, significa che molto probabilmente da noi è migliore la didattica in canto lirico che non in scienze e affini.

PS ti consiglio, amichevolmente, una riguardata alla necessità o meno di utilizzare la lettera h nella lingua italiana

Feanaro
Sono abbastanza d'accordo. Certo fino ad una decina di anni fa uscire dall'Italia era sconveniente dato l'altissimo livello dei corsi universitari. Mi raccontava un mio Professore che un suo collega normalista andò a Princeton per il dottorato e dopo neanche un anno, dati tutti gli esami del Ph.D., tornò in Italia un po' deluso. Ciò non toglie l'eccellente livello di formazione che Oxford, Princeton, ENS nella quasi totalità dei settori della Matematica; spesso sono alcunii studenti e una minoranza dei professori che se la tirano, i grandi Professori (parlo sempre per la Matematica) solitamente sono persone squisite e con una apertura mentale incredibile (e quindi poco soggetti all'orgoglio e la superbia). Trovo più fastidiosa la falsa modestia; è evidente che avere tra i docenti una Fields o aver avuto tra gli allievi persone di spicco internazionale è un fatto di cui far sfoggio. Comunque sì, il College de France (ma forse anche Pavia) offrono per alcuni settori dottorati di alto livello, come molte altre università meno rinomate, ma egualmente eccellenti.

vict85
"Feanaro":
Grazie molte Wedge. Come immaginavo... È un luogo eccellente per un dottorato di ricerca; per quanto riguarda la Matematica, poco da dire, a pochi paragoni nel mondo (penso solo Oxford in Europa la "sorpassi") però come accoglienza e collegialità avevo ricevuto soffiate in quel senso. Beh vorrà dire che per la specialistica andremo a Pisa :-D


Io credo che questi posti se la "tirino" di più di quanto in realmente danno. Oxford prima di tutti. Non è molto meglio di altre inglesi come Cambridge o Warwick (solo per rimanere in UK). E anche in giro dell'europa continentale si trovano corsi buoni e anche migliori. Gli inglesi si sentono dei geni solo perché hanno avuto Newton (dopo di lui hanno smesso di fare matematica seria fino al novecento) e non riescono a pensare che forse anche da altre parti sanno fare buoni corsi e ricerca.
Dalla loro parte, come i college US, hanno che hanno molti soldi e quindi possono spendere di più in ricerca e professori.
Detto questo i corsi di eccellenza non si limitano alla normale, alle ENS (paris, lyon e le altre in francia) e alle università inglesi.

Inoltre un posto buono per un settore potrebbe essere orribile per un altro...

P.S: secondo me il college de france è meglio che l'ENS per il dottorato...

Feanaro
Grazie molte Wedge. Come immaginavo... È un luogo eccellente per un dottorato di ricerca; per quanto riguarda la Matematica, poco da dire, a pochi paragoni nel mondo (penso solo Oxford in Europa la "sorpassi") però come accoglienza e collegialità avevo ricevuto soffiate in quel senso. Beh vorrà dire che per la specialistica andremo a Pisa :-D

wedge
io conosco l'esperienza di una mia amica tedesca che ci ha fatto un anno di Erasmus in Fisica.
non so quanto la sua esperienza possa esser significativa, ma mi ha detto di essersi trovata male. in particolare diceva che (parole sue) la gente lì "ama più il farsi vedere che non lo studiare".

Feanaro
Sì, sì conosco grazie anche ai siti che hai consigliato che è diversa rispetto alla sorella italiana, intendevo il confronto tra la specialistica (e magari il dottorato) pisana e i tre/quattro anni in Ecole Normale; magari esperienze dirette di conoscenti, insomma una qualche forma di esperienza sul campo. Grazie

vict85
Non è esattamente la stessa cosa della normale di Pisa.

Per avere informazioni leggi qui http://www.ens.fr/actualites/ENS_brochure_fr.pdf

Il sito è questo: http://www.ens.fr/


Wiki francese > http://fr.wikipedia.org/wiki/%C3%89cole ... ue_d%27Ulm)

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