Dubbio tra ingegneria meccanica e ingegneria fisica
Ciao a tutti,
questo è il mio primo messaggio nel forum perciò mi presento
Mi chiamo Diego, sono di Bergamo, pratico atletica a livello agonistico e come avrete moto di leggere in seguito sono seriamente in dubbio sulla mia scelta universitaria.
Ormai sono mesi che non riesco a decidermi:
ho limitato il campo di scelta a due facoltà: ingegneria fisica (che farei al Politecnico di Milano) che si trova a un'ora di viaggio da casa mia e ingegneria meccanica (che farei qui a Bergamo) che invece si trova a 5-7 minuti di macchina da casa mia.
Guardando i due piani di studio (per quanto possa capirne uno studente appena uscito dal liceo) credo di essere leggermente più interessato a Ing. Fisica che a Ing. Meccanica, ma il problema è che recarmi a Milano (oltre a comportare 2 ore di viaggio al giorno) molto probabilmente non mi consentirebbe di portare avanti adeguatamente il mio impegno sportivo con l'atletica.
Visto che il primo anno è praticamente uguale per le due facoltà ho anche considerato di fare il primo anno a Bergamo con meccanica e vedere il mio andamento sportivo e nel caso passare al Politecnico al secondo anno.
Volevo sapere il vostro parere, magari anche di chi è a diretto contatto con questi due indirizzi di ingegneria e sapere se il passaggio al Politenico al secondo anno è impegnativo. Inoltre vorrei sapere se una laurea in ing. fisica offre scarse possibilità di lavoro oppure è comparabile con le altre ingegnerie.
P.S. sono in graduatoria in entrambe le facoltà ma ho ancora 6 ore di tempo per l'eventuale immatricolazione al Politecnico...aiuto!
questo è il mio primo messaggio nel forum perciò mi presento


Ormai sono mesi che non riesco a decidermi:
ho limitato il campo di scelta a due facoltà: ingegneria fisica (che farei al Politecnico di Milano) che si trova a un'ora di viaggio da casa mia e ingegneria meccanica (che farei qui a Bergamo) che invece si trova a 5-7 minuti di macchina da casa mia.
Guardando i due piani di studio (per quanto possa capirne uno studente appena uscito dal liceo) credo di essere leggermente più interessato a Ing. Fisica che a Ing. Meccanica, ma il problema è che recarmi a Milano (oltre a comportare 2 ore di viaggio al giorno) molto probabilmente non mi consentirebbe di portare avanti adeguatamente il mio impegno sportivo con l'atletica.
Visto che il primo anno è praticamente uguale per le due facoltà ho anche considerato di fare il primo anno a Bergamo con meccanica e vedere il mio andamento sportivo e nel caso passare al Politecnico al secondo anno.
Volevo sapere il vostro parere, magari anche di chi è a diretto contatto con questi due indirizzi di ingegneria e sapere se il passaggio al Politenico al secondo anno è impegnativo. Inoltre vorrei sapere se una laurea in ing. fisica offre scarse possibilità di lavoro oppure è comparabile con le altre ingegnerie.
P.S. sono in graduatoria in entrambe le facoltà ma ho ancora 6 ore di tempo per l'eventuale immatricolazione al Politecnico...aiuto!
Risposte
Ciao.
Io sono al secondo anno della magistrale in fisica e, come te, pratico atletica a livello agonistico.
Ancora mi alleno 5 volte a settimana e faccio trasferte.
Sono a 600km da casa: il mio allenatore, dopo 5 anni, ogni settimana mi detta per telefono i programmi di allenamento.
Ci sono stati momenti duri ed ho pensato di mollare, ma tu puoi capirmi: lo sport agonistico è una droga dalla quale non c'è via di uscita...
Bisogna avere determinazione e passione: se queste cose non mancano, puoi andare dritto per la tua strada.
Se, invece, lo sport inizia a dare più sofferenze che piaceri, allora, e solo allora, è il momento di ridimensionarsi.
E' tutta una questione di organizzazione e di buon senso.
D'altra parte, studiare solo senza avere sfoghi è, secondo me, un attentato alla propria salute psicofisica...
Dopo che uno ha studiato tutto il pomeriggio fino alle 18-18:30 (e magari anche la mattina, se quel giorno non ha lezione), deve solo staccare, prendere il borsone ed andare al campo. Arrivare alle 19-19:30 stremati è controproducente.
In bocca al lupo.
Io sono al secondo anno della magistrale in fisica e, come te, pratico atletica a livello agonistico.
Ancora mi alleno 5 volte a settimana e faccio trasferte.
Sono a 600km da casa: il mio allenatore, dopo 5 anni, ogni settimana mi detta per telefono i programmi di allenamento.
Ci sono stati momenti duri ed ho pensato di mollare, ma tu puoi capirmi: lo sport agonistico è una droga dalla quale non c'è via di uscita...
Bisogna avere determinazione e passione: se queste cose non mancano, puoi andare dritto per la tua strada.
Se, invece, lo sport inizia a dare più sofferenze che piaceri, allora, e solo allora, è il momento di ridimensionarsi.
E' tutta una questione di organizzazione e di buon senso.
D'altra parte, studiare solo senza avere sfoghi è, secondo me, un attentato alla propria salute psicofisica...
Dopo che uno ha studiato tutto il pomeriggio fino alle 18-18:30 (e magari anche la mattina, se quel giorno non ha lezione), deve solo staccare, prendere il borsone ed andare al campo. Arrivare alle 19-19:30 stremati è controproducente.
In bocca al lupo.
"dzcosimo":
[quote="Ogeid"]Ciao a tutti,
Visto che il primo anno è praticamente uguale per le due facoltà ho anche considerato di fare il primo anno a Bergamo con meccanica e vedere il mio andamento sportivo e nel caso passare al Politecnico al secondo anno.
...
Inoltre devi pensare bene a questa cosa dell'atletica. Portare avani facoltà complesse, come in genere è ingegneria, può comportare la rinuncia a molte delle tue attività personali (per me quasi tutte). Quindi, per non rimanere all'ultimo momento infinocchiato ti consiglio fin da ora di decidere cos'è che consideri più importante fra lo studio e l'atletica: non dico che non si possano fare assieme, ma probabilmente uno dei due dovrà diventare più un passatempo che una cosa seria
Per il resto non mi sbilancio in consigli

Concordo. Io ho relegato le lezioni di chitarra ad appena due al mese e molto probabilmente quest'anno non darò l'esame di musica, rimanendo così indietro di due anni (uno grazie alla Gelmini e alla sua riforma dell'AFAM) rispetto al piano di studi.
È una scelta difficile e dolorosa, ma spesso necessaria per gli studi universitari.
Già cambiare cdl non è una scelta indolore, cambiare università è ancora peggio!
Quanto alla scelta, ingegneria fisica al politecnico di Milano è molto interessante anche in ottica della specialistica in ingegneria nucleare, magari nell'orientamento "fisico per i sistemi nucleari".
Quanto alla scelta, ingegneria fisica al politecnico di Milano è molto interessante anche in ottica della specialistica in ingegneria nucleare, magari nell'orientamento "fisico per i sistemi nucleari".
"Ogeid":
Scusa ma non ho capito beneintendi dire che all'interno dello stesso ateneo il passaggio dopo il primo anno tra le varie ingegnerie non è così impegnativo, mentre passare da un ateneo all'altro lo è di più?
se ti riferisci a me,si intendo quello,perchè qui da noi l polito il primo anno è comune quindi in qualsiasi corso sei iscritto devi fare gli stessi esami,un iscritto a meccanica quindi al primo anno farà gli stessi esami di uno di elettronica,fisica,informatica ecc...in altri atenei dove ogni corso ha un suo piano di studi gia dal primo anno non è cosi,nel senso che sicuramente gli esame di base saranno gli stessi ma probabilmente uno che si trova a cambire dovrà fare un paio di esami di recupero,nulla di impossibile ma come diceva dzcosimo di certo non a costo zero
Hai ragione, vedendo quanto studia mio fratello mi sono reso conto che ingegneria è tutto tranne che una passeggiata! Comunque figurati
faccio i 400 metri, giro di pista


"Ogeid":
Scusa ma non ho capito beneintendi dire che all'interno dello stesso ateneo il passaggio dopo il primo anno tra le varie ingegnerie non è così impegnativo, mentre passare da un ateneo all'altro lo è di più?
Paticare atletica a livello agonistico con 6 allenamenti a settimana facendo il pendolare è da escludere.
Potresti provare a limitarti a 3 massimo 4, ma fare il pendolare è sfiancante e potresti non farcela.
Inoltre non basta seguire, devi impegnarti anche al di fuori delle lezioni, non devi commettere l'errore di
sottovalutare o prenderla alle leggera; gli studenti che rinunciano sono tanti.
Se non sono indiscreto, che specialità pratichi?
Scusa ma non ho capito bene
intendi dire che all'interno dello stesso ateneo il passaggio dopo il primo anno tra le varie ingegnerie non è così impegnativo, mentre passare da un ateneo all'altro lo è di più?

mmm nn vorrei offendere nessuno ma penso che architettura sia leggermente meno impegnativa di ingegneria.comunque non ho detto che sia impossibile conciliare le cose,ma bisogna sapersi gestire alla perfezione,poi magari ci sono tipi particolarmente brillanti che ci riescono senza problemi eh... cmq al polito il primo anno è comune e si puo scegliere l'indirizzo senza perdere nulla al secondo anno(non te l'ho consigliato prima perchè dato che parlavi di atenei vicino alla tua ressidenza probabilmente non ti andava di allontanarti..)io ero immatricolato con ingegneria aerospaziale,ma ora sto valutando(per la verità ho gia richiesto il passaggio,e roba di giorni)di passare a matematica per l'ingegneria..
"Seldon":
appoggio dzcosimo,io l'anno scorso mi sono immatricolato al polito,e per portare avanti seriamente i miei studi ho dovuto completamente,dico completamente il pugilato(lo facevo a livello agonistico con una media di 6 incontri all'anno,a livello dilettantistico ovviamente)..ora,volendo le due cose le puoi concilire ma devi saperti organizzare molto bene...per quanto riguarda la scelta delle due facoltà bada bene:sono abbastanza diverse...ingegneria fisica è molto buona ma nn sono molto informato sulle aspettative di lavoro,comunque non dovrebbero essere malaccio se ti piace,falla.
Al campo di atletica dove mi alleno c'è una ragazza che fa la pendolare da Bergamo al Polimi per architettura e ha buoni risultati anche nell'atletica. Ma architettura credo sia ben diversa come impegno, a quale facoltà sei iscritto tu?
Ti ringrazio per la risposta dzcosimo. Non capendo ancora molto bene come funziona il sistema universitario mi sono limitato a guardare i due piani di studio:
http://wwwdata.unibg.it/dati/bacheca/626/57347.pdf
https://www4.ceda.polimi.it/manifesti/m ... 4b25d6fb98
che sembrano del tutto simili per il primo anno, quello che intendi dire è che a seconda dell'ateneo uno stesso esame può essere trattato in modo diverso?
Per quanto riguarda l'atletica ho visto che mio fratello maggiore (al terzo anno di ing. meccanica a Bergamo) se pur con molto impegno riesce a far combaciare 6 allenamenti a settimana con un ottimo andamento scolastico (ha circa 28 di media e ha dato quasi tutti gli esami), il punto è che fare questa vita con 2 ore in meno al giorno per studiare (quelle che impiegherei per raggiungere il Politecnico se mi iscrivessi lì) sarebbe quasi impossibile.
Ho pensato a questa "strategia" visto che è alla mia età che un atleta capisce se ha possibilità oppure no e rinunciare a prescindere è difficile. Sei del parere che non sia fattibile?
http://wwwdata.unibg.it/dati/bacheca/626/57347.pdf
https://www4.ceda.polimi.it/manifesti/m ... 4b25d6fb98
che sembrano del tutto simili per il primo anno, quello che intendi dire è che a seconda dell'ateneo uno stesso esame può essere trattato in modo diverso?
Per quanto riguarda l'atletica ho visto che mio fratello maggiore (al terzo anno di ing. meccanica a Bergamo) se pur con molto impegno riesce a far combaciare 6 allenamenti a settimana con un ottimo andamento scolastico (ha circa 28 di media e ha dato quasi tutti gli esami), il punto è che fare questa vita con 2 ore in meno al giorno per studiare (quelle che impiegherei per raggiungere il Politecnico se mi iscrivessi lì) sarebbe quasi impossibile.
Ho pensato a questa "strategia" visto che è alla mia età che un atleta capisce se ha possibilità oppure no e rinunciare a prescindere è difficile. Sei del parere che non sia fattibile?
appoggio dzcosimo,io l'anno scorso mi sono immatricolato al polito,e per portare avanti seriamente i miei studi ho dovuto completamente,dico completamente lasciare il pugilato(lo facevo a livello agonistico con una media di 6 incontri all'anno,a livello dilettantistico ovviamente)..ora,volendo le due cose le puoi concilire ma devi saperti organizzare molto bene...per quanto riguarda la scelta delle due facoltà bada bene:sono abbastanza diverse...ingegneria fisica è molto buona ma nn sono molto informato sulle aspettative di lavoro,comunque non dovrebbero essere malaccio se ti piace,falla.
"Ogeid":
Ciao a tutti,
Visto che il primo anno è praticamente uguale per le due facoltà ho anche considerato di fare il primo anno a Bergamo con meccanica e vedere il mio andamento sportivo e nel caso passare al Politecnico al secondo anno.
Questa opzione è totalmente da evitare. Le materie universitario sono quasi sempre estremamente ampie, e non esiste che due cdl abbiamo un anno ideantico: i programmi saranno inevitabilmente diversi. Quindi il cambiamento è sempre tutt'altro che indolore. Si può fare, ma mi sento fortemente di sconsigliare di programmarlo come "andamento normale delle cose", ma piuttosto va trattato come un "va beh, meglio cambiare e patire tutte le noie, e ridare qualche esame, rispetto a rimanere qua a fare una cosa che non mi piace"
Inoltre devi pensare bene a questa cosa dell'atletica. Portare avani facoltà complesse, come in genere è ingegneria, può comportare la rinuncia a molte delle tue attività personali (per me quasi tutte). Quindi, per non rimanere all'ultimo momento infinocchiato ti consiglio fin da ora di decidere cos'è che consideri più importante fra lo studio e l'atletica: non dico che non si possano fare assieme, ma probabilmente uno dei due dovrà diventare più un passatempo che una cosa seria
Per il resto non mi sbilancio in consigli
