Dottorato in fisica dopo ingegneria

#Manwe#11
Salve a tutti!
Volevo sapere se dopo una laurea in ingegneria elettronica è possibile prendere un dottorato in fisica, anche allontanandosi di molto da ciò che si è studiato a ing.
Conoscete casi di ingegneri che sono diventati dei fisici, magari dei fisici teorici o casi simili?
Il mio dubbio è, più che sulla fattibilità di una simile scelta, sulla possibilità effettiva di iscriversi a un concorso di fisica teorica. Ovvero una laurea in ingegneria elettronica, generalmente è sufficiente per l' iscrizione al concorso per il dottorato? Oppure per fisica teorica è richiesta tra i requisiti esclusivamente una laurea in fisica ?

Risposte
#Manwe#11
"tecnos":
Attualmente è possibile specializzarsi in branche della fisica teorica anche al polito nell'ambito del dottorato.

tecnos1
Attualmente è possibile specializzarsi in branche della fisica teorica anche al polito nell'ambito del dottorato.

rockteo91
"#Manwe#":
Salve a tutti!
Volevo sapere se dopo una laurea in ingegneria elettronica è possibile prendere un dottorato in fisica, anche allontanandosi di molto da ciò che si è studiato a ing.
Conoscete casi di ingegneri che sono diventati dei fisici, magari dei fisici teorici o casi simili?
Il mio dubbio è, più che sulla fattibilità di una simile scelta, sulla possibilità effettiva di iscriversi a un concorso di fisica teorica. Ovvero una laurea in ingegneria elettronica, generalmente è sufficiente per l' iscrizione al concorso per il dottorato? Oppure per fisica teorica è richiesta tra i requisiti esclusivamente una laurea in fisica ?


Il mio professore di fisica: http://www.hugef-torino.org/pdf/cv-very ... cchina.pdf

Sk_Anonymous
Non lo so, ma so che la mia prof di elettronica è laureata in fisica con master in fisica nucleare, il mio prof di dispositivi elettronici è laureato in fisica (e qui magari ci sta anche) mentre il mio prof di analisi 1 e 2 (è lo stesso) è laureato in ingegneria elettronica. Senza contare che il mio esercitatore di elettromagnetismo ed ottica ha il dottorato in geofisica. E' bada che la preparazione di tutte queste persone è fuori discussione (come tutti i professori, qualche esercitatore ogni tanto lacuna in qualcosa, ma mi è capitato di raro e comunque solo su alcune parti di alcuni argomenti)

tecnos1
Al Politecnico di Torino il dottorato in Fisica è lo sbocco naturale per chi ha frequentato, ovviamente al Polito, Ingegneria fisica (ingegneria dell'informazione)+Fisica dei sistemi complessi (modellistica matematico fisica). Ma non credo che ci siano delle restrizioni per gli altri laureati in ingegneria.

https://didattica.polito.it/pls/portal3 ... id_sez=101

Per quanto riguarda ingegneria nucleare, al politecnico di Milano è organizzata molto bene :

http://www.energia.polimi.it/didattica/l_nucleare.php

e l'orientamento "FISICO PER I SISTEMI NUCLEARI" attivato dal 2011 potrebbe erappresentare una buona scelta per chi proviene dalla triennale in ingegneria fisica.

xunil1987
"speculor":
Tuttavia, mi sembra strano che si possa accedere senza avere una laurea in Fisica.


Non so come funziona dalle altre parti, ma a Napoli Federico II non ci sono restrizioni sul titolo magistrale conseguito per la partecipazione al concorso di dottorato. Io stesso, con una laurea in Matematica, ho partecipato sia al concorso di Scienze Computazionali (diretto dai dipartimenti di Matematica e Informatica) sia a quello di Ingegneria Informatica (diretto da Ingegneria). C'è da dire, però, che alle prove scritte e orali si affianca una valutazione titoli (tipo di laurea, tesi, pubblicazioni, lettere) in cui ho potuto constatare che ciò che più conta sia l'affinità con il dottorato a cui si fa domanda. Il mio curriculum fu valutato molto diversamente tra i due dottorati. A Ingegneria presi la sufficienza mentre a Scienze Computazionali il mio punteggio era il più alto di tutti.

Chiaramente, iniziare un dottorato in un'area diversa da quella della propria formazione è una bella sfida, ma non impossibile.
Manwe, poi, ha ancora due anni di magistrale per indirizzare il suo percorso verso la Fisica Teorica. Insomma, secondo me è possibile. :)

vict85
Dato che hai tirato fuori pisa, ha anche un corso di dottorato:

http://www.sns.it/didattica/corsodiperfezionamento/
http://www.sns.it/didattica/corsodiperf ... o/scienze/

Ad eccezione di 4 posti sponsorizzati dal CNR non sembra che gli altri escludano una laurea in ingegneria. Ma ti conviene leggere tutto per bene tu.

namaste1
http://www.sns.it/didattica/scienze/men ... /sagnotti/

Una situazione analoga alla tua...

#Manwe#11
Grazie mille per le risposte!
Per rispondere sia a xunil1987 che a ramx spiego la mia situazione; studio ingegneria elettronica al polimi, ma sono solamente al terzo anno. Ho posto questa domanda perchè in quest' ultimo periodo mi sento sempre più attratto da questa materia, tanto che sto considerando anche l'ipotesi di un passaggio da ingegneria a fisica dopo la triennale.
Tuttavia volevo sapere ugualmente che possibilità ci sono dopo una magistrale in ingegneria di intraprendere una strada nel campo della fisica teorica, poichè un passaggio ora un po' mi spaventa, e comunque mi dispiacerebbe abbandonare una laurea che io penso dia più sicurezza in ambito lavorativo.
Ma tornando al tema della domanda, sono consapevole del fatto che un ingegnere abbia delle notevoli lacune che dovrebbe colmare da autodidatta. Infatti il mio dubbio principale è (ipotizzando di riuscire a colmare queste lacune) sulla possibilità, diciamo, burocratica di potersi iscrivere a un concorso per un dottorato di questo tipo.
In parole povere: la laurea in ing elettronica la accettano per l'iscrizione? o richiedono esplicitamente laureati in fisica?
Questo è un dubbio che, cercando in rete e dando un' occhiata ai bandi delle varie università, non sono ancora riuscito a chiarire.
So che anche al politecnico c'è la possibilità di prendere un dottorato in fisica ma (da quello che ho capito) è una fisica applicata all'ingegneria.
Io invece ero interessato a qualcosa di più distante, come la fisica teorica appunto.

vict85
Io penso che la cosa migliore sia quella di contattare il dipartimento a cui vuoi far domanda ed informarti da loro. Penso che dipenda un po' caso per caso. Comunque se passi da altri settori, per essere ammesso, dovrai avere votazioni molto buone.

Camillo
Anche a me sembra strano, molto strano che un laureato in Ingegneria Elettronica ( magistrale) possa accedere senza problemi a un Dottorato in Fisica Teorica, anzi non ci credo.Sono due strade molto ma molto diverse, una applicativa l'altra speculativa, insomma si muovono su terreni molto diversi.
Mi sbaglierò...

Sk_Anonymous
"xunil1987":

Credo che una laurea in ingegneria elettronica fornisca i requisiti sufficienti per iniziare un dottorato in fisica teorica.

Ho i miei dubbi. Ai miei tempi, sono trascorsi vent'anni, mi ritrovai a frequentare con alcuni studenti precedentemente laureati in Ingegneria elettronica. Sono sicuro che, almeno uno di loro, stia lavorando nel campo della Fisica teorica. Ma si laureò anche in Fisica seguendo l'indirizzo di competenza. Veramente, non ricordo se fossero stati costretti a farlo. Tuttavia, mi sembra strano che si possa accedere senza avere una laurea in Fisica.

ramx
"#Manwe#":
Salve a tutti!
Volevo sapere se dopo una laurea in ingegneria elettronica è possibile prendere un dottorato in fisica, anche allontanandosi di molto da ciò che si è studiato a ing.
Conoscete casi di ingegneri che sono diventati dei fisici, magari dei fisici teorici o casi simili?
Il mio dubbio è, più che sulla fattibilità di una simile scelta, sulla possibilità effettiva di iscriversi a un concorso di fisica teorica. Ovvero una laurea in ingegneria elettronica, generalmente è sufficiente per l' iscrizione al concorso per il dottorato? Oppure per fisica teorica è richiesta tra i requisiti esclusivamente una laurea in fisica ?


Anch'io ho il tuo stesso dubbio, mi devo laureare in ingegneria nucleare, ma il mio vero interesse è per la fisica.
Dal punto di vista della preparazione, credo che, con un po' più di fatica rispetto ad un laureato in fisica, un dottorato in fisica ci possa stare. Informandomi in diverse università in giro per l'Europa, mi è parso però siano un po' diffidenti verso laureati in ingegneria che vogliano intraprendere una carriera in fisica, ma forse sono capitato male io...
Se posso chiederti, dove frequenti ingegneria elettronica?

xunil1987
Credo che una laurea in ingegneria elettronica fornisca i requisiti sufficienti per iniziare un dottorato in fisica teorica. Immagino che tu stia prendendo in considerazione questa possibilità perché ti senti affascinato dalla materia e immagino che anche la tua tesi di laurea abbia preso/stia prendendo quella direzione. Hai già chiesto informazioni ai docenti che eventualmente seguirebbero il tuo dottorato? Se no, prova a farlo. Sono sicuro che ti toglieranno ogni dubbio di questo tipo.

Ryukushi1
"#Manwe#":
Salve a tutti!
Volevo sapere se dopo una laurea in ingegneria elettronica è possibile prendere un dottorato in fisica, anche allontanandosi di molto da ciò che si è studiato a ing.
Conoscete casi di ingegneri che sono diventati dei fisici, magari dei fisici teorici o casi simili?
Il mio dubbio è, più che sulla fattibilità di una simile scelta, sulla possibilità effettiva di iscriversi a un concorso di fisica teorica. Ovvero una laurea in ingegneria elettronica, generalmente è sufficiente per l' iscrizione al concorso per il dottorato? Oppure per fisica teorica è richiesta tra i requisiti esclusivamente una laurea in fisica ?


Il mio professore di Fisica I si laureò al Politecnico di Torino in Ingegneria Nucleare, e poi credo abbia fatto il dottorato in Fisica Teorica, da quanto ho capito dal racconto dei suoi aneddoti. Certo è che lui ha 70 anni, quindi il corso di Ingegneria che seguì lui era senz'altro diverso.

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