Consigli sulla scelta (Fisica)
Che libro, video, podcast mi consigliereste per capire se sarei portata nello studio universitario della Fisica?
Mi spiego un po' meglio: anche nell'altro mio post, ho scritto che mi piacerebbe frequentare Fisica ma ho delle lacune che credo incolmabili nella matematica.
Sotto consiglio di utenti qui del Forum ho ripreso a studicchiare un po' di matematica e sono ora ai radicali (livello prima liceo scientifico). Diciamo che la metà degli esercizi vanno bene, l'altra metà non "mi escono", in media. Questo vale sia per i radicali, sia per le potenze, sia per i logaritmi. Ora sto studiando il valore assoluto (teoria) ma mi sono bloccata.
C'è un modo per capire se si è portati o no? So di non essere portata, ma penso di poterlo diventare. Il punto è: mi piacerà o mollerò prima di essere "diventata brava"(se lo diventerò)?. C'è qualche risorsa che sia libro, video che a voi magari ha aiutato nella scelta dell'Università?
Grazie mille
Ciao a tutti
Mi spiego un po' meglio: anche nell'altro mio post, ho scritto che mi piacerebbe frequentare Fisica ma ho delle lacune che credo incolmabili nella matematica.
Sotto consiglio di utenti qui del Forum ho ripreso a studicchiare un po' di matematica e sono ora ai radicali (livello prima liceo scientifico). Diciamo che la metà degli esercizi vanno bene, l'altra metà non "mi escono", in media. Questo vale sia per i radicali, sia per le potenze, sia per i logaritmi. Ora sto studiando il valore assoluto (teoria) ma mi sono bloccata.
C'è un modo per capire se si è portati o no? So di non essere portata, ma penso di poterlo diventare. Il punto è: mi piacerà o mollerò prima di essere "diventata brava"(se lo diventerò)?. C'è qualche risorsa che sia libro, video che a voi magari ha aiutato nella scelta dell'Università?
Grazie mille
Ciao a tutti
Risposte
"Megrez12":
Scusate l'ignoranza ma dopo una triennale in informatica oppure in ingegneria informatica potrei fare la specialistica in Fisica e Astrofisica? Scusate la mia domanda ma ho da poco preso in considerazione una triennale in informatica (o ingegneria informatica). Grazie mille. Se qualcuno/a ha altre idee non so, altri corsi di laurea più "simili" a Fisica...
Alcuni ti fanno entrare (ad esempio in bicocca entri sicuramente), però probabilmente non saresti entrare di seguire con profitto tutti gli indirizzi. Magari elettronica o fisica medica li segui anche, ma l'indirizzo di teorica la vedo dura senza una triennale in fisica (o uno studio individuale degli argomenti mancanti)
Potrebbe essere possibile, ma non ci farei troppo affidamento. Dipende dal tuo percorso di studi, a quale specialistica vuoi accedere, dall'Università e da una commissione che valuterà il tuo caso.
Scusate l'ignoranza ma dopo una triennale in informatica oppure in ingegneria informatica potrei fare la specialistica in Fisica e Astrofisica? Scusate la mia domanda ma ho da poco preso in considerazione una triennale in informatica (o ingegneria informatica). Grazie mille. Se qualcuno/a ha altre idee non so, altri corsi di laurea più "simili" a Fisica...
"apatriarca":
Sinceramente ti sconsiglierei di andare a ingegneria elettronica se il tuo interesse è nell'astrofisica. La ragione principale è che, nonostante ci siano numerosi corsi in comune, questi corsi non sono legati al tuo interesse. Inoltre l'approccio usato nei corsi in comune è diverso e "specializzato" verso il particolare settore applicativo del corso di laurea. Vedrai quindi che il corso sull'elettromagnetismo nei due corsi di laurea è diverso (in ingegneria elettronica si pone maggiore attenzione a cose più legate ai circuiti e si descrivono alcune semplificazioni per i casi più comuni). Usano addirittura delle notazioni diverse per alcune cose*. Nel caso di un passaggio ad un corso di fisica, potresti inoltre trovarti troppo specializzata verso cose che non ti interessano e dover "faticare" per spostarti al tuo interesse.
Ma anche ignorando questo aspetto, credo che fare un corso di laurea sia qualcosa di impegnativo, soprattutto se fatto lavorando e online. Senza insomma la possibilità di confrontarti quotidianamente con i tuoi compagni di studio. Ci saranno quindi certamente dei momenti difficili e fare qualcosa che ci piace è un modo per uscirne più facilmente. Personalmente non conosco persone che sono state convinte a fare il corso "sbagliato" e che non se ne siano poi pentite più avanti.
* Un semplice esempio è che in ingegneria elettronica si usa la lettera \(j\) per indicare l'unità immaginaria complessa, mentre in fisica si usa la \(i.\) La principale ragione di questa differenza è che in ingegneria elettronica la \(i\) è per lo più utilizzata per la corrente elettrica (quantità usata continuamente nei circuiti elettrici) per cui si preferisce differenziare le due quantità. In fisica la corrente elettrica non ha lo stesso peso.
Ciao apatriarca, in effetti la penso un po' come te, e questa strada mi è sembrata l'unica percorribile. Sì è vero che lavoro a tempo pieno, ma il lavoro penso sarebbe abbastanza gestibile dato che è della mia famiglia l'azienda. Poi gli sbocchi di ingegneria (adesso sto valutando ingegneria informatica anziché elettronica, sempre online) non mi dispiacerebbero: ho già frequentato qualche mese di fisica tempo fa e l'unica materia che mi riusciva era programmazione (calcolo). Sta di fatto che in altre direzioni ho provato dovunque, e la fisica come l'astronomia mi si presenta sempre... ora volevo provare a realizzare questo sogno. Il limite, purtroppo, è la distanza fisica (e la matematica). Non saprei come poter trovare un altro lavoro (a Roma o Padova) e seguire le lezioni, con tutte le difficoltà in matematica che ho descritto.. perciò quest'opzione, del prendere un'altra laurea con esami simili, mi è sembrata "abbastanza" plausibile... con la speranza un giorno di potermi trasferire...grazie mille per il tuo parere


Sinceramente ti sconsiglierei di andare a ingegneria elettronica se il tuo interesse è nell'astrofisica. La ragione principale è che, nonostante ci siano numerosi corsi in comune, questi corsi non sono legati al tuo interesse. Inoltre l'approccio usato nei corsi in comune è diverso e "specializzato" verso il particolare settore applicativo del corso di laurea. Vedrai quindi che il corso sull'elettromagnetismo nei due corsi di laurea è diverso (in ingegneria elettronica si pone maggiore attenzione a cose più legate ai circuiti e si descrivono alcune semplificazioni per i casi più comuni). Usano addirittura delle notazioni diverse per alcune cose*. Nel caso di un passaggio ad un corso di fisica, potresti inoltre trovarti troppo specializzata verso cose che non ti interessano e dover "faticare" per spostarti al tuo interesse.
Ma anche ignorando questo aspetto, credo che fare un corso di laurea sia qualcosa di impegnativo, soprattutto se fatto lavorando e online. Senza insomma la possibilità di confrontarti quotidianamente con i tuoi compagni di studio. Ci saranno quindi certamente dei momenti difficili e fare qualcosa che ci piace è un modo per uscirne più facilmente. Personalmente non conosco persone che sono state convinte a fare il corso "sbagliato" e che non se ne siano poi pentite più avanti.
* Un semplice esempio è che in ingegneria elettronica si usa la lettera \(j\) per indicare l'unità immaginaria complessa, mentre in fisica si usa la \(i.\) La principale ragione di questa differenza è che in ingegneria elettronica la \(i\) è per lo più utilizzata per la corrente elettrica (quantità usata continuamente nei circuiti elettrici) per cui si preferisce differenziare le due quantità. In fisica la corrente elettrica non ha lo stesso peso.
Ma anche ignorando questo aspetto, credo che fare un corso di laurea sia qualcosa di impegnativo, soprattutto se fatto lavorando e online. Senza insomma la possibilità di confrontarti quotidianamente con i tuoi compagni di studio. Ci saranno quindi certamente dei momenti difficili e fare qualcosa che ci piace è un modo per uscirne più facilmente. Personalmente non conosco persone che sono state convinte a fare il corso "sbagliato" e che non se ne siano poi pentite più avanti.
* Un semplice esempio è che in ingegneria elettronica si usa la lettera \(j\) per indicare l'unità immaginaria complessa, mentre in fisica si usa la \(i.\) La principale ragione di questa differenza è che in ingegneria elettronica la \(i\) è per lo più utilizzata per la corrente elettrica (quantità usata continuamente nei circuiti elettrici) per cui si preferisce differenziare le due quantità. In fisica la corrente elettrica non ha lo stesso peso.
Ciao @apatriarca grazie mille per la tua risposta... in realtà siccome dovrei trasferirmi e al momento ho un lavoro, non potrei frequentare la facoltà, questo è il problema principale... perché se ce l'avessi a due passi o comunque vicino, avrei provato... infatti, (non so se il mio ragionamento è corretto), sto cercando una facoltà che abbia il numero più alto di esami in comune con Fisica, sperando un giorno di riuscirmi a trasferire. Per ora quella che ho trovato è ingegneria elettronica ed è online...
Grazie mille per le vostre risposte, davvero!
Grazie mille per le vostre risposte, davvero!


Io sono convinto che quello che differenzia una persona "portata per la matematica" da una che non lo è, sia principalmente la presenza di una corretta intuizione per i concetti matematici e l'abilità di riconoscere strutture astratte. Sono abilità che possono essere allenate, ma sfortunatamente non vengono insegnate e ogni persona è lasciata a se stessa. Insegnamo anzi a non fidarci dell'intuizione. Ma è in realtà molto utile, soprattutto come guida.
L'alternativa ad un'intuizione è una disciplina precisa. Quando ti trovi davanti ad un problema, ti poni sempre le stesse domande, ognuna corrispondente a qualche possibile trasformazione del problema per avvicinarti alla risposta. Ad un certo punto inizierai ad interiorizzare queste domande e questi metodi e ad avere un'intuizione per quello che funziona in determinate situazioni. E una volta finito a risolvere il problema, lo consideri nuovamente cercando di vedere se hai commesso errori o se c'erano alternative.
Ricorda comunque che per la maggior parte, la matematica in fisica è uno strumento e non l'argomento di studio. Spesso le equazioni che vedrai si comportano molto meglio di quelle che vedrai negli esercizi di matematica. E quando non lo sono, probabilmente non c'è un modo semplice per risolverle senza un computer.
Nessuno può scegliere per te. Dal mio punto di vista ti direi: se te lo puoi permettere, perché no? Che cosa hai da perdere? Qual è la cosa peggiore che potrebbe succedere?
L'alternativa ad un'intuizione è una disciplina precisa. Quando ti trovi davanti ad un problema, ti poni sempre le stesse domande, ognuna corrispondente a qualche possibile trasformazione del problema per avvicinarti alla risposta. Ad un certo punto inizierai ad interiorizzare queste domande e questi metodi e ad avere un'intuizione per quello che funziona in determinate situazioni. E una volta finito a risolvere il problema, lo consideri nuovamente cercando di vedere se hai commesso errori o se c'erano alternative.
Ricorda comunque che per la maggior parte, la matematica in fisica è uno strumento e non l'argomento di studio. Spesso le equazioni che vedrai si comportano molto meglio di quelle che vedrai negli esercizi di matematica. E quando non lo sono, probabilmente non c'è un modo semplice per risolverle senza un computer.
Nessuno può scegliere per te. Dal mio punto di vista ti direi: se te lo puoi permettere, perché no? Che cosa hai da perdere? Qual è la cosa peggiore che potrebbe succedere?
"apatriarca":
Sinceramente ti consiglierei di smettere di preoccuparti così tanto e iscriverti se è quello che desideri fare. Non ti costa nulla provarci. Puoi sempre decidere che non è la strada giusta per te e passare ad altro. Ne sarai uscita con una maggiore comprensione di quello che ti piace e delle tue capacità. Potresti anche scoprire che in realtà sei molto più portata di quanto pensi*.
Quando ero al liceo il Politecnico di Torino aveva organizzato nella mia scuola un corso gratuito di preparazione all'università (per ingegneria ma era applicabile ad ogni carriera scientifica) che avevo trovato incredibilmente utile. Ripassava alcuni concetti importanti e poi mostrava qualche "trucco" per pensare in modo diverso ad alcuni tipi di problemi matematici. Se c'è qualcosa del genere nella tua scuola o università ti consiglio di prenderlo in considerazione. Più in generale, credo che interagire con qualcuno di esperto della materia sia più produttivo rispetto a guardarsi video, podcast o altro.
Per quale ragione credi di fallire nel risolvere quella metà degli esercizi? Non sai come iniziare? Commetti degli errori durante la risoluzione? Applichi le regole in modo sbagliato? Non hai compreso fino in fondo i concetti? Sapere dove sbagli può essere utile per capire cosa puoi fare per migliorare. Per esempio, se il problema è che non sai quando applicare determinate formule/regole, può essere utile analizzare degli esercizi risolti e chiedersi perché si è fatto un determinato passaggio invece di un altro. Se hai problemi a visualizzare i concetti, allora risorse come video su YouTube o siti come Brillant possono essere utili. Dici di esserti bloccata. In che senso? Cosa ti impedisce di andare avanti? Nota che per ogni cosa, matematica inclusa, è necessario continuare ad esercitarsi prima che tutto diventi più semplice. A volte viene più facile e altre volte più difficile. A volte un concetto ti sembra immediatamente ovvio, altre volte ci sbatti la testa per giorni, mesi, forse anche anni finché un giorno tutto inizia ad incastrarsi come per magia.
* C'è stato un esame all'Università che ho rimardato un sacco di volte perché non riuscivo a risolvere molti degli esercizi del libro di testo. Quando finalmente sono stato in grado di risolvere quasi tutti quegli esercizi e sono andato a dare l'esame ho scoperto che gli esercizi dell'esame erano incredibilmente più semplici di quelli del libro. Gli esercizi di quel libro, come poi mi confermò anche il professore, erano più impegnativi e richiedevano una maggiore dimestichezza con i concetti di quanto fosse richiesto dal corso. A volte ci convinciamo di essere meno capaci e meritosi di un obiettivo di quanto lo siamo in realtà. Non commettere questo errore, non bocciarti da sola...
Ciao grazie mille per la risposta. Il problema è che ho sempre faticato in matematica, e in molti esercizi anche semplici non capisco la logica, a volte, nell'applicare determinate regole. Mentre invece in altre cose come l'inglese, le materie umanistiche, questo mi viene semplice, automatico. Questo mi porta a "concludere" che non sono portata per la matematica. Perché non mi viene semplice come altre cose. Poi c'è il problema dell'età: non sono una giovincella, ho 37 anni e inoltre per frequentare la facoltà dovrei trasferirmi a 200 km. (In realtà preferirei andare a Padova per Astronomia - non so se sia più "semplice" di Fisica). Tutto questo mi porta a scoraggiarmi. Ho preso decine di libri delle superiori per ripassare matematica, sto seguendo ****. E mi sono bloccata soprattutto (anche) perché gli altri ritengono che non sia la scelta giusta per me e me lo fanno capire. Unito al fatto che molti esercizi non mi escono, questo mi ha fatto bloccare. A volte penso che la mia passione non sia abbastanza forte. Ma mi basta leggere un libro di fisica, astronomia per farmi cambiare idea. Poi inizio a studiare e mi scoraggio. E' una specie di loop. Grazie mille per la risposta...

Sinceramente ti consiglierei di smettere di preoccuparti così tanto e iscriverti se è quello che desideri fare. Non ti costa nulla provarci. Puoi sempre decidere che non è la strada giusta per te e passare ad altro. Ne sarai uscita con una maggiore comprensione di quello che ti piace e delle tue capacità. Potresti anche scoprire che in realtà sei molto più portata di quanto pensi*.
Quando ero al liceo il Politecnico di Torino aveva organizzato nella mia scuola un corso gratuito di preparazione all'università (per ingegneria ma era applicabile ad ogni carriera scientifica) che avevo trovato incredibilmente utile. Ripassava alcuni concetti importanti e poi mostrava qualche "trucco" per pensare in modo diverso ad alcuni tipi di problemi matematici. Se c'è qualcosa del genere nella tua scuola o università ti consiglio di prenderlo in considerazione. Più in generale, credo che interagire con qualcuno di esperto della materia sia più produttivo rispetto a guardarsi video, podcast o altro.
Per quale ragione credi di fallire nel risolvere quella metà degli esercizi? Non sai come iniziare? Commetti degli errori durante la risoluzione? Applichi le regole in modo sbagliato? Non hai compreso fino in fondo i concetti? Sapere dove sbagli può essere utile per capire cosa puoi fare per migliorare. Per esempio, se il problema è che non sai quando applicare determinate formule/regole, può essere utile analizzare degli esercizi risolti e chiedersi perché si è fatto un determinato passaggio invece di un altro. Se hai problemi a visualizzare i concetti, allora risorse come video su YouTube o siti come Brillant possono essere utili. Dici di esserti bloccata. In che senso? Cosa ti impedisce di andare avanti? Nota che per ogni cosa, matematica inclusa, è necessario continuare ad esercitarsi prima che tutto diventi più semplice. A volte viene più facile e altre volte più difficile. A volte un concetto ti sembra immediatamente ovvio, altre volte ci sbatti la testa per giorni, mesi, forse anche anni finché un giorno tutto inizia ad incastrarsi come per magia.
* C'è stato un esame all'Università che ho rimardato un sacco di volte perché non riuscivo a risolvere molti degli esercizi del libro di testo. Quando finalmente sono stato in grado di risolvere quasi tutti quegli esercizi e sono andato a dare l'esame ho scoperto che gli esercizi dell'esame erano incredibilmente più semplici di quelli del libro. Gli esercizi di quel libro, come poi mi confermò anche il professore, erano più impegnativi e richiedevano una maggiore dimestichezza con i concetti di quanto fosse richiesto dal corso. A volte ci convinciamo di essere meno capaci e meritosi di un obiettivo di quanto lo siamo in realtà. Non commettere questo errore, non bocciarti da sola...
Quando ero al liceo il Politecnico di Torino aveva organizzato nella mia scuola un corso gratuito di preparazione all'università (per ingegneria ma era applicabile ad ogni carriera scientifica) che avevo trovato incredibilmente utile. Ripassava alcuni concetti importanti e poi mostrava qualche "trucco" per pensare in modo diverso ad alcuni tipi di problemi matematici. Se c'è qualcosa del genere nella tua scuola o università ti consiglio di prenderlo in considerazione. Più in generale, credo che interagire con qualcuno di esperto della materia sia più produttivo rispetto a guardarsi video, podcast o altro.
Per quale ragione credi di fallire nel risolvere quella metà degli esercizi? Non sai come iniziare? Commetti degli errori durante la risoluzione? Applichi le regole in modo sbagliato? Non hai compreso fino in fondo i concetti? Sapere dove sbagli può essere utile per capire cosa puoi fare per migliorare. Per esempio, se il problema è che non sai quando applicare determinate formule/regole, può essere utile analizzare degli esercizi risolti e chiedersi perché si è fatto un determinato passaggio invece di un altro. Se hai problemi a visualizzare i concetti, allora risorse come video su YouTube o siti come Brillant possono essere utili. Dici di esserti bloccata. In che senso? Cosa ti impedisce di andare avanti? Nota che per ogni cosa, matematica inclusa, è necessario continuare ad esercitarsi prima che tutto diventi più semplice. A volte viene più facile e altre volte più difficile. A volte un concetto ti sembra immediatamente ovvio, altre volte ci sbatti la testa per giorni, mesi, forse anche anni finché un giorno tutto inizia ad incastrarsi come per magia.
* C'è stato un esame all'Università che ho rimardato un sacco di volte perché non riuscivo a risolvere molti degli esercizi del libro di testo. Quando finalmente sono stato in grado di risolvere quasi tutti quegli esercizi e sono andato a dare l'esame ho scoperto che gli esercizi dell'esame erano incredibilmente più semplici di quelli del libro. Gli esercizi di quel libro, come poi mi confermò anche il professore, erano più impegnativi e richiedevano una maggiore dimestichezza con i concetti di quanto fosse richiesto dal corso. A volte ci convinciamo di essere meno capaci e meritosi di un obiettivo di quanto lo siamo in realtà. Non commettere questo errore, non bocciarti da sola...