Come superare un fallimento...
Ciao a tutti!
Sono un'utente "silenziosa" del sito, vi seguo sempre ma ben poche volte ho interagito nel forum (eh la mia timidezza!).
Volevo chiedervi una cosa che riguarda gli studi:
avete mai provato un senso frustante di delusione e inadeguatezza? Come siete riusciti a superarlo?
La domanda non è campata in aria, ma dopo l'ennesimo fallimento ho bisogno di capire come reagire e siccome ho difficoltà a parlare con le persone a me vicine (tranne il mio ragazzo e la mia famiglia e loro hanno subito minimizzato la cosa, dicendomi che ce la posso fare, e d'altra parte cosa potevano dirmi?) mi avvalgo di internet per chiederlo a chi è estraneo alla mia vita.
Grazie dell'attenzione.
PS: rileggendo il post sembra quello di una deficiente
PPSS: gli studi che ho intrapreso sono di carattere scientifico.
Sono un'utente "silenziosa" del sito, vi seguo sempre ma ben poche volte ho interagito nel forum (eh la mia timidezza!).
Volevo chiedervi una cosa che riguarda gli studi:
avete mai provato un senso frustante di delusione e inadeguatezza? Come siete riusciti a superarlo?
La domanda non è campata in aria, ma dopo l'ennesimo fallimento ho bisogno di capire come reagire e siccome ho difficoltà a parlare con le persone a me vicine (tranne il mio ragazzo e la mia famiglia e loro hanno subito minimizzato la cosa, dicendomi che ce la posso fare, e d'altra parte cosa potevano dirmi?) mi avvalgo di internet per chiederlo a chi è estraneo alla mia vita.
Grazie dell'attenzione.
PS: rileggendo il post sembra quello di una deficiente

PPSS: gli studi che ho intrapreso sono di carattere scientifico.
Risposte
Ciao retrocomputer e ben tornato!
Sentivo la tua mancanza!
Come è andata statistica?
Sentivo la tua mancanza!
Come è andata statistica?
"porcellins1212":
avete mai provato un senso frustante di delusione e inadeguatezza? Come siete riusciti a superarlo?
Qualora tu trovassi le risposte, ti esorto a condividerle

"Obidream":
Ingegnere che non ha passato Analisi e Chimica presente! Puoi trovare il topic dove mi lamento più in basso
In generale mi ritrovo anche io deluso come te, per fortuna al primo anno sono 5 esami quindi non è nulla di irreparabile per ora, inoltre sto iniziando a capire quale metodo di studio adottare quindi non tentare di recuperare al secondo semestre sarebbe abbastanza stupido.. inoltre ci dovrebbe essere almeno un appello a settembre e sono disposto a sacrificare un mese di vacanze se questo significa recuperare
Quoto!

"prime_number":
@vict85: forse mi sono espressa male. Quello che intendevo è che mi è capitato spesso di vedere donne che studiavano materie scientifiche e si sentivano molto insicure oppure, come dici tu, lo dimostravano molto più dei maschi.
Tutti hanno i propri problemi, ci mancherebbe!
Paola


"speculor":
[quote="vict85"]
I professori apprezzano le persone che vanno a chiedere spiegazioni.
Immagino che sia così. Tuttavia, si spera che siano in grado di valutare l'onestà intellettuale dello studente. Voglio dire, mi è capitato spesso di sentire studenti che andavano solo per farsi vedere. A mio parere, si tratta di una pratica non molto edificante.[/quote]
Si, ci sono persone che ci vanno anche troppo. Però se una persona ha dubbi non vedo il problema di mandare una mail oppure andarci a parlare.
A kung fu c'é un mio istruttore che ripete di tanto in tanto, almeno a chi non è proprio all'inizio, di non porre una domanda appena ci viene in mente ma di chiederlo la volta dopo o la settimana dopo. Perché prima bisognerebbe pensarci un po' su e cercare la risposta da soli. Penso che nello stesso modo i professori debbano essere l'ultima spiaggia nel caso non si giunga alla risposta da soli (domande durante la lezione a parte). Alcuni, come anche su questo forum, si mettono a chiedere prima ancora di ragionare sul problema. Fortunatamente farlo è contro il regolamento

Ingegnere che non ha passato Analisi e Chimica presente! Puoi trovare il topic dove mi lamento più in basso 
In generale mi ritrovo anche io deluso come te, per fortuna al primo anno sono 5 esami quindi non è nulla di irreparabile per ora, inoltre sto iniziando a capire quale metodo di studio adottare quindi non tentare di recuperare al secondo semestre sarebbe abbastanza stupido.. inoltre ci dovrebbe essere almeno un appello a settembre e sono disposto a sacrificare un mese di vacanze se questo significa recuperare

In generale mi ritrovo anche io deluso come te, per fortuna al primo anno sono 5 esami quindi non è nulla di irreparabile per ora, inoltre sto iniziando a capire quale metodo di studio adottare quindi non tentare di recuperare al secondo semestre sarebbe abbastanza stupido.. inoltre ci dovrebbe essere almeno un appello a settembre e sono disposto a sacrificare un mese di vacanze se questo significa recuperare

Mi chiedo se veramente si possa "non essere portati" per una qualche branca del sapere... Le capacità intellettuali degli esseri umani sono talmente influenzate da quello che si fa con il proprio cervello...
"vict85":
I professori apprezzano le persone che vanno a chiedere spiegazioni.
Immagino che sia così. Tuttavia, si spera che siano in grado di valutare l'onestà intellettuale dello studente. Voglio dire, mi è capitato spesso di sentire studenti che andavano solo per farsi vedere. A mio parere, si tratta di una pratica non molto edificante.
@vict85: forse mi sono espressa male. Quello che intendevo è che mi è capitato spesso di vedere donne che studiavano materie scientifiche e si sentivano molto insicure oppure, come dici tu, lo dimostravano molto più dei maschi.
Tutti hanno i propri problemi, ci mancherebbe!
Paola

Paola
"porcellins1212":
Il colloquio è per vedere lo scritto, non ho l'esame orale per questa volta.
Comunque l'esame l'ho cannato due volte: prima ho fatto i parziali e ho preso 16 in totale, poi ho fatto l'esame "normale" e non c'era il voto ma solo "rimandato". Vediamo a luglio che combino!
I parziali misurano solamente se hai studiato sufficientemente durante il corso. Quindi direi che sei stata bocciata solo una volta. Capita. Conosco persone che vanno ad un esame solo per “vedere com’é”... e anche io l'ho fatto ogni tanto. A volte capita di prepararsi per un esame diverso. Per esempio puoi aspettarti più esercizi di un tipo e te ne capitano di molto diversi, oppure potresti trovarti da dimostrare teoremi e non averli studiati per bene perché ti aspettavi qualcosa di più pratico.
L'importante non è tanto non inciampare mai ma sapersi rialzare sempre

Tieni conto due cose:
1) I professori apprezzano le persone che vanno a chiedere spiegazioni. Sanno benissimo che non tutti siamo geni e anche loro spesso non lo sono. Quindi è normale non capire ogni tanto. Pertanto apprezzano che uno che abbia dei dubbi vada a chiedere perché dimostra di voler capire davvero.
2) Mai pensare di non riuscire a fare qualcosa senza prima provarci. Questo vale per gli esami come per qualsiasi altra cosa nella vita. Certo bisogna conoscere i propri limiti ma per capirli bisogna mettersi alla prova prima.
Il colloquio è per vedere lo scritto, non ho l'esame orale per questa volta.
Comunque l'esame l'ho cannato due volte: prima ho fatto i parziali e ho preso 16 in totale, poi ho fatto l'esame "normale" e non c'era il voto ma solo "rimandato". Vediamo a luglio che combino!
Questa cosa nella stragrande maggioranza dei casi l'ho notata anche io.
Comunque l'esame l'ho cannato due volte: prima ho fatto i parziali e ho preso 16 in totale, poi ho fatto l'esame "normale" e non c'era il voto ma solo "rimandato". Vediamo a luglio che combino!
per quanto si dica che le femmine vadano peggio dei maschi nelle scienze io sono fermamente convinto (e avevo letto una statistica a riguardo) che sia più che altro una questione di varianza: nel liceo i maschi hanno un rendimento molto più vario raggiungendo in genere sia i voti maggiori che quelli peggiori. Mentre le ragazze hanno rendimenti buoni ma spesso senza raggiungere gli apici raggiunti da alcuni maschi.
Questa cosa nella stragrande maggioranza dei casi l'ho notata anche io.
"porcellins1212":
Ora ho richiesto il colloquio per Analisi e sono troppo imbarazzata al pensiero di presentarmi lì!
Io se non ricordo male mi sono presentato a quell'orale con un voto intorno al 22 e dopo aver passato la sera prima 4 ore nella stazione di genova perché avevo perso una coincidenza. I professori hanno visto di tutto e di più nella loro cariera, non farai una figura peggiore di molti altri, di entrambi i sessi ma soprattutto di maschi*.
Non passare un esame, soprattutto se lo tenti una volta sola, non è un fallimento. Semplicemente vuol dire che non ci hai dedicato abbastanza tempo o a volte solamente perché non eri mentalmente preparato a sostenerlo. Altre volte è anche solo sfortuna.
Detto questo la prima cosa che devi imparare è a volerti bene.
* per quanto si dica che le femmine vadano peggio dei maschi nelle scienze io sono fermamente convinto (e avevo letto una statistica a riguardo) che sia più che altro una questione di varianza: nel liceo i maschi hanno un rendimento molto più vario raggiungendo in genere sia i voti maggiori che quelli peggiori. Mentre le ragazze hanno rendimenti buoni ma spesso senza raggiungere gli apici raggiunti da alcuni maschi. Ma nella pratica è solo una questione di impegno. In parte la stessa cosa si riproduce anche nell'università anche se a mio avviso la media delle votazioni in questo caso sia a favore delle donne. Almeno parlo per la mia esperienza.
Speriamo vict85!!

"prime_number":
Il tuo è un problema molto diffuso tra noi ragazze. Non so darmi una risposta, sarà un po' la pressione sociale degli stereotipi che ci vedono poco portare per le materie scientifiche, saranno gli ormoni che ci fanno impazzire in un modo diverso dai maschi, non so cosa sia!


A parte che il mio primo anno a matematica è stato atipico (perché avevo già una laurea e 3 anni che mi separavano dalle superiori) ne conosco molti che si sentono spaesati dopo la prima sessione di esami. Un vuoto mentale è venuto anche a me al terzo anno e dopo quasi 40 esami sostenuti

Per il resto esistono maschi insicuri come donne insicure. Sinceramente non penso che queste sensazioni abbiano un sesso. Conosco tante persone, maschi e femmine, che studiavano come te al liceo (io compreso) e che hanno dovuto riinventare il proprio metodo di studio in seguito. Ben altra cosa ovviamente sono le diverse condizioni soprattutto in ambito lavorativo ed eventuali pressioni esterne durante l'università. Ma per lo meno per quanto riguarda le seconde le cose penso stiano cambiando. Non metto in dubbio le disuguaglianze di trattamento tra i sessi ma solo che in questo ambito l'unica differenza a mio avviso è quanto lo si mostra.
Per il resto sono assolutamente d'accordo con te.
X Porcellins1212: è una sensazione comunissima e passeggera. Il primo anno è difficile per tanti; non a caso il maggior numero di abbandoni avviene tra il primo e il secondo semestre del primo anno. Rimboccati le maniche e cerca un ritmo di studio adeguato alle richieste dell'università. Magari con l'aiuto di qualche amico/a che invece l'ha già trovato. Un paio di esami si recuperano facilmente.
Ora ho richiesto il colloquio per Analisi e sono troppo imbarazzata al pensiero di presentarmi lì!
Non sono più una "ragazza", nel senso che mi sono laureata nell '83, ma quoto tutto quello che ti ha detto Paola.
Sarà una cosa tra ragazze evidentemente perché mi rivedo moltissimo nelle parole che hai scritto!
Hai ragione sull'insicurezza, devo imparare a scacciarla via altrimenti mi frenerà sempre. E leggere di una ragazza che c'è riuscita mi rincuora molto
Hai ragione sull'insicurezza, devo imparare a scacciarla via altrimenti mi frenerà sempre. E leggere di una ragazza che c'è riuscita mi rincuora molto

Il tuo è un problema molto diffuso tra noi ragazze. Non so darmi una risposta, sarà un po' la pressione sociale degli stereotipi che ci vedono poco portare per le materie scientifiche, saranno gli ormoni che ci fanno impazzire in un modo diverso dai maschi
, non so cosa sia! Posso dirti che il primo anno è di assestamento per molte persone! Io ricordo benissimo il mio Geometria I: ne sapevo a pacchi, eppure andai all'orale e l'emozione mi tradì: vuoto mentale totale. Ero molto frustrata, perché avevo davvero studiato, sapevo risolvere gli esercizi... appena uscita dall'aula mi venne pure in mente la risposta! Il mio primo anno finì un disastro, con pochissssssimi esami (e idioti) sul libretto. Sono tuttavia riuscita a farmi forza, a recuperare tutto e a laurearmi in tempo.
Anche io avevo il problema del metodo di studio sbagliato: avevo superato brillantemente il liceo facendo delle cose assurde, dormendo poco la notte, studiando all'ultimo momento perché impiegavo il tempo ad approfondire le cose che interessavano me... ma l'università così non la si fa di certo. Bisogna sviluppare necessariamente la diligenza e la costanza.
Considera inoltre che bisogna acquisire anche un nuovo metodo di pensiero! Ingegneria spizzica anche da campi diversi, quindi richiede agli studenti di crescere in flessibilità mentale e per questo ci vuole tempo.
Finita 'sta manfrina, concludo solo raccomandandomi sull'insicurezza: come ho già detto è un freno incredibile. Io lo so perché ne sono a mia volta vittima e mi ritrovo spesso a doverla combattere e cacciare via. Adesso bene o male ho un equilibrio, ma se tu non riesci a trovarlo da sola ti consiglio di trovare un rimedio... anche perché se anche cambiassi facoltà ti seguirebbe.
Paola

Anche io avevo il problema del metodo di studio sbagliato: avevo superato brillantemente il liceo facendo delle cose assurde, dormendo poco la notte, studiando all'ultimo momento perché impiegavo il tempo ad approfondire le cose che interessavano me... ma l'università così non la si fa di certo. Bisogna sviluppare necessariamente la diligenza e la costanza.
Considera inoltre che bisogna acquisire anche un nuovo metodo di pensiero! Ingegneria spizzica anche da campi diversi, quindi richiede agli studenti di crescere in flessibilità mentale e per questo ci vuole tempo.
Finita 'sta manfrina, concludo solo raccomandandomi sull'insicurezza: come ho già detto è un freno incredibile. Io lo so perché ne sono a mia volta vittima e mi ritrovo spesso a doverla combattere e cacciare via. Adesso bene o male ho un equilibrio, ma se tu non riesci a trovarlo da sola ti consiglio di trovare un rimedio... anche perché se anche cambiassi facoltà ti seguirebbe.
Paola
Innanzitutto grazie delle risposte!
Mi vergogno un po' a dire il vero, perché sono al primo anno di ingegneria e forse questi sono discorsi esagerati. Ma se li faccio è solamente perché non voglio perdere tempo perché odio perdere tempo e sentirmi inutile.
Per rispondere a Paola e humming_burst insieme:
finita la sessione invernale non ho superato Informatica, Chimica e Analisi I. Se per Chimica non mi dispiace moltissimo, per le altre due, ma soprattutto per Analisi, ci ho fatto i pianti la notte. E se ci sto male è solamente perché sono delusa da me stessa e soprattutto perché, anche se i risultati degli esami sono stati pessimi, alla fine ho scelto di studiare ciò che più mi piace.
Se devo fare un rendimento di questo semestre mi rendo conto che, su un piano "tecnico", il mio metodo di studio deve cambiare assolutamente, ma soprattutto devo imparare a non essere più tanto insicura. Per fare un esempio: davanti a un problema più teorico mi blocco e lo fisso imbambolata non perché non abbia capito cosa c'è scritto, ma perché la prima cosa che penso è "non sono abbastanza intelligente per riuscirci". Poi alla fine lo svolgo, magari sbagliando qualcosa, ma non può sempre venirmi in mente il fatto di non essere capace! E' frustrante questa cosa!
Mi vergogno un po' a dire il vero, perché sono al primo anno di ingegneria e forse questi sono discorsi esagerati. Ma se li faccio è solamente perché non voglio perdere tempo perché odio perdere tempo e sentirmi inutile.
Per rispondere a Paola e humming_burst insieme:
finita la sessione invernale non ho superato Informatica, Chimica e Analisi I. Se per Chimica non mi dispiace moltissimo, per le altre due, ma soprattutto per Analisi, ci ho fatto i pianti la notte. E se ci sto male è solamente perché sono delusa da me stessa e soprattutto perché, anche se i risultati degli esami sono stati pessimi, alla fine ho scelto di studiare ciò che più mi piace.
Se devo fare un rendimento di questo semestre mi rendo conto che, su un piano "tecnico", il mio metodo di studio deve cambiare assolutamente, ma soprattutto devo imparare a non essere più tanto insicura. Per fare un esempio: davanti a un problema più teorico mi blocco e lo fisso imbambolata non perché non abbia capito cosa c'è scritto, ma perché la prima cosa che penso è "non sono abbastanza intelligente per riuscirci". Poi alla fine lo svolgo, magari sbagliando qualcosa, ma non può sempre venirmi in mente il fatto di non essere capace! E' frustrante questa cosa!
Ciao, posso dirti che io in primis ho avuto forti dubbi sul mio percorso, soprattutto inizialmente, a causa di esami andati male e di un metodo di studio che all'inizio non mi apparteneva. Capita a molti!
Io sono andata avanti e dopo il primo anno sono riuscita ad ambientarmi e tutto è stato in discesa, mi sono laureata con il massimo, ecc. ecc.
Detto questo, credo che non sia così per tutti: non si può escludere a priori che tu abbia effettivamente scelto una strada per cui non sei portata. Purtroppo a questa domanda puoi rispondere solo tu, con tanto senso critico e soprattutto escludendo dalle tue valutazioni l'insicurezza da cui mi sembra che tu sia pervasa. L'insicurezza è solo un freno nella vita delle persone. La tua famiglia e il tuo ragazzo possono sostenerti, ma solo tu puoi sapere come sei felice e quali sono i tuoi limiti.
Ci sono tante domande che puoi farti per capire che strada prendere a questo punto: quanti esami e in quanto tempo hai dato? E' una media soddisfacente (anche confrontandosi con i compagni magari)? Se è la tua insicurezza a bloccarti, cosa puoi fare per sconfiggerla? E' solo un esame quello che ti blocca oppure sono molte le materie con cui non ti trovi nel tuo CdL?
Paola
Io sono andata avanti e dopo il primo anno sono riuscita ad ambientarmi e tutto è stato in discesa, mi sono laureata con il massimo, ecc. ecc.
Detto questo, credo che non sia così per tutti: non si può escludere a priori che tu abbia effettivamente scelto una strada per cui non sei portata. Purtroppo a questa domanda puoi rispondere solo tu, con tanto senso critico e soprattutto escludendo dalle tue valutazioni l'insicurezza da cui mi sembra che tu sia pervasa. L'insicurezza è solo un freno nella vita delle persone. La tua famiglia e il tuo ragazzo possono sostenerti, ma solo tu puoi sapere come sei felice e quali sono i tuoi limiti.
Ci sono tante domande che puoi farti per capire che strada prendere a questo punto: quanti esami e in quanto tempo hai dato? E' una media soddisfacente (anche confrontandosi con i compagni magari)? Se è la tua insicurezza a bloccarti, cosa puoi fare per sconfiggerla? E' solo un esame quello che ti blocca oppure sono molte le materie con cui non ti trovi nel tuo CdL?
Paola