Che ambiente c'è a Matematica triennale?

sabinelargam
Ciao a tutti!
Sono entrato da poco nel forum, e spero di non aver sbagliato nulla nella registrazione. Sono Francesco, e a settembre frequenterò Matematica a Firenze. Qualcuno che l'ha già frequentata può darmi un parere? Non tanto sul corso, che ho già capito essere uno piuttosto impegnativo; tanto quanto sulle persone che frequentano il corso e sull'ambiente in generale.

Un amico di Statistica mi ha detto che l'ambiente è piuttosto competitivo e non ci sono molti iscritti (lui avrebbe detto dai 20 ai 30 se va tutto bene...). Non vorrei arrivare in aula e ritrovarmi con nessuno con cui studiare... :?

Intanto, visto che ho diverse lacune in tanti argomenti, ho inziato a studiare da un libro che prepara per Analisi, sia per il TOLC che per il corso in generale. Che ne dite? Il mio corso ha ancora il vecchio ordinamento, e ci sono Analisi e Geometria da 15 crediti ciascuno, che mi sembrano davvero degli esamoni; arrivare impreparati, con le cose del liceo da recuperare non mi sembra il caso.

Insomma, c'è qualcuno che frequenterà quest'anno/frequenta/ha già frequentato il corso di Matematica (magari a Firenze!) così da darmi qualche consiglio e condividere la sua esperienza in generale?
Grazie mille in anticipo! :D

Risposte
sabinelargam
Rispondo a chi me lo aveva chiesto, anche se è passato davvero molto tempo. Io mi sono trovato molto bene, ho trovato un bel gruppo di amici, e l'ambiente è molto accogliente. Sono davvero contento della scelta che ho fatto, malgrado le difficoltà che incontro e incontrerò nel percorso.

Anche se mancavano un po' di basi di trigonometria e di algebra del liceo, mi sono messo in pari prima che me ne accorgessi. I professori danno molte cose per scontate i primi mesi, perché pretondo che gli studenti si abituino a un ritmo più serrato. Confermo che queste basi vengono liquidate in meno di due o tre lezioni, e quindi raccomando, a chiunque si trovi nella mia situazione, di fare un bel ripasso d'estate! A me è servito; se curiosi, io mi sono preparato con il Precalculus di Marco Bramanti, ma ce ne sono tantissimi. Consiglio molto anche "Introduzione all'analisi matematica", AA. VV. di Open University, così come "Introduzione all'algebra", sempre loro. Ormai fuori stampa, si trovano nelle biblioteche o nell'usato.

I miei primi parziali sono andati male, ma non c'è un vero problema alla base, perché sono opzionali e li avevo fatti all'inizio del mio percorso. Con lo studio e l'abitudine si impara e si migliora. Sono di questa idea. Dunque, specialmente per gli studenti dei prossimi anni, che mai capiteranno a leggere questo messaggio, non scoraggiatevi!

gugo82
Poi sarebbe interessante sapere com'è andata a finire... Dopo un semestre, che esperienza hai maturato? Com'è l'ambiente che hai trovato e come ti trovi?

Luca.Lussardi
Comunque la competizione in misura adeguata aiuta a dare il meglio di se stessi, bisogna solo cercare di non farne un dramma se non si è i primi della classe. L'essere in un ambiente per niente competitivo secondo me è peggio.

Indrjo Dedej
"sabinelargam":
Sono contento di sapere che alla fine non sia un ambiente troppo competitivo.


Anche se fosse competitivo, fregatene. Già è tanto da imparare, aggiungere altro inutile e dannoso stress non mi sembra saggio.

Per il resto, ti dico quello che qualche prof disse quando iniziai nel lontanissimo 2019: trovatevi qualcuno, magari fate uno gruppetto, con cui studiare e fare matematica.

12provaCiao
Per i corsi di fisica, se sono al primo semestre, un'infarinatura su cos'è una derivata e cos'è un integrale potrebbe aiutare.

Luca.Lussardi
Assolutamente da ripassare, non devi avere alcun dubbio sull'algebra del liceo, nè sulla trigonometria o sulla geometria euclidea. E' vero che all'università si riparte da zero ma la matematica della scuola viene liquidata si e no in un paio di lezioni...

sabinelargam
Ciao, grazie a tutti per le risposte. Sono contento di sapere che alla fine non sia un ambiente troppo competitivo. Non vedo l'ora di inziare questo settembre; ci sono ancora alcuni argomenti da recuperare, ma sono sicuro di farcela.

Un po' off-topic: sto ripassando le operazioni di elevamento a potenza (potenze razionali, irrazionali, etc) e di conseguenza anche come svolgere le disequazioni irrazionali, ma nei libri universitari non ho trovato niente. Pensavo ne trattassero più in dettaglio, invece si vede è un'argomento più elementare. Pensate che ripassarlo dai libri del liceo vada bene?

gabriella127
Io ho passato, da adulta, un periodo, qualche anno, in mezzo agli studenti di matematica alla Sapienza, intendo dire che proprio ho seguito i corsi seduta sui banchi, passato tempo con loro e parlato con loro (conservo tuttora tra loro due care amicizie).
Confermo che lì matematica era un ambiente competitivo, ma non esageratamente, più che altro c'è la cosa 'chi è più bravo', c'è molta ansia da prestazione, paura di sbagliare e di sembrare scemi.
Ho trovato gli studenti di matematica tra i più timidi e paurosi che ci sono in giro, hanno molta paura di parlare per timore di dire sciocchezze, e si sentono in crisi se non sanno qualcosa (ma fosse pure la cosa più avanzata che non hanno ancora mai studiato).

Però non è una competitività esagerata, facevano amicizia e studiavano insieme, sempre c'erano gruppi in aula studio o nelle aule che studiavano insieme. Una cosa che sembrava importante era proprio passare le giornate all'università, e non a studiare soli a casa.
Poi ovviamente, come ovunque, c'era di tutto, da quello che se la tirava, a quello che passava le giornate nei corridoi a chiacchierare, in genere con una fetta di torta in mano (si vede che la mamma gli faceva molte torte), a quello che gesticolava sovrappensiero scendendo le scale, impersonando il genio matematico pazzo.
Ma questo è colore.

Complessivamente un buon ambiente, ne ho davvero un bel ricordo, sia tra studenti che con i professori, in genere tutti gentili e disponibil. Con il grande vantaggio che essendo in pochi si poteva avere molto più contatto con in professori che in altre facoltà.

Avendo fatto questa esperienza da adulta ho potuto fare un confronto con altri corsi di laurea che ho conosciuto.
Ho frequentato in parallelo due dipartimenti, matematica appunto, e giurisprudenza, dove insegnavo.
Be' c'è una differenza antropologica enorme! Sia tra studenti che tra professori, in tutto, dal carattere, alle abitudini, all'abbigliamento, agli antipodi.
Gli studenti di giurisprudenza sono molto più estroversi e sicuri di sé, e se non sanno qualcosa o sono un po' somari non stanno troppo a disperarsi o a fare harakiri.
I professori a matematica sono molto più informali e disponibili, e soprattutto passano le giornate al dipartimento.
I giuristi invece, avendo tutti la professione, ci sono pochissimo.

Insomma, ho trovato matematica uno degli ambienti universitari migliori, nonostante questo aspetto di timidezza e di ansia da prestazione che si respirava tra gli studenti, che però mi sembrava diminuire passando dai primi anni a quelli più avanti.

Luca.Lussardi
Forse si intendeva una competizione diversa, non di tipo "sportivo", qui nessuno vince e nessuno perde.

Cosimo00110
Come può essere competitivo se OGNUNO può laurearsi, fossero poche lauree e molti studenti ci sarebbe competizione.

Il numero di studenti è maggiore di quello del liceo, quindi qualcuno con cui studiare lo trovi

Ciao! :-)

Indrjo Dedej
Si è in pochi e il numero viene ulteriormente ridotto già dopo il primo semestre/anno. Competitivo non saprei, forse molta pressione: coi compagni ti facevi anche delle bevute e ti incontravi spesso anche fuori dalle lezioni, bastava solo non parlare di Matematica perché saliva il nervosismo. Voglio dire, alcuni sono competitivi e non lo nascondono. Non credo ci siamo mai incontrati per fare compiti o studiare. Va bene, c'è stata la pandemia di mezzo, e questo ha complicato le cose. Al rientro, alcuni di quelli con cui avevi legato non c'erano più. Però, dai, coi crediti liberi ho girato per i dipartimenti di filosofia e lingue e li ho consciuto anche per poco bella gente. Ammetto che gli stessi ambienti mi hanno annoiato un po'.

Per quanto riguarda i prerequisiti, quello che posso dire è: ripassa le disequazioni fatte alle superiori, non devi avere esitazioni nel risolverle. Puoi anche incominciare a leggere qualche libro, imparando le prime cose di Analisi 1 e Algebra Lineare.

otta96
Io ho cominciato a Firenze non tanti anni fa, e devo dire che l'ambiente è molto tranquillo, non tanto competitivo, e a inizio del primo anno eravamo intorno a un'ottantina. Analisi I può essere tosto anche molto in base a chi ti capita.

sabinelargam
Menomale dai, spero allora vada tutto bene!

Luca.Lussardi
Io non ho studiato a Firenze ma posso dirti che eravamo 36 matricole (nel lontano 1997) diventate 18 dopo analisi 1 e geometria 1 (ma questi 18 sono arrivati tutti alla laurea). A parte casi isolati anche per motivi geografici eravamo molto uniti e terminate le lezioni stavamo fino a sera nelle aule studio quasi tutti assieme. Non so dirti se è la norma ma di solito pochi studenti tendono a far gruppo più facilmente per ovvi motivi.

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