Cambio cdl (ingegneria-economia) e skills post-laurea

rozx
Salve ragazzi, dopo tanti dubbi sulla scelta universitaria, alla fine mi sono iscritto a ingegneria gestionale preferendola a economia aziendale per un motivo forse sciocco, in quanto quest'ultima frequentata un po "da tutti" e mi spiace dirlo, ed anche per il fatto che il gestionale è pur sempre un ingegnere che ha anche capacità tecniche. A 1 mese però mi sto pentendo della mia scelta; provo a spiegarmi meglio. A scuola non son mai stato bravo in nessuna materia in particolare, son sempre stato bravo a fare un po di tutto; A tal proposito la matematica non la disprezzo con tutto me stesso, ma per come viene fatta a ingegneria, non la sento mia, nel puro senso dell'astrazione più totale che l'analisi dimostra, inoltre, la presenza di poche materie "umanistiche" passatemi il termine e di tante tantissime materie tecniche, mi fa desistere dal continuare con ingegneria. La realtà dei fatti è che non si riesce a inquadrare bene una cosa finché non la si vede in prima persona, e mi sto accorgendo che ingegneria, per le mie capacità e per come desidero lavorare, non credo faccia per me, la reputo troppo rigida e schematizzata, rispetto ad economia che pur essendo un po più teorica, mi piace di più. A tal proposito sarei propenso a passare a economia, un po in ritardo, con un passaggio intermedio di 1 anno a giurisprudenza nel quale proverò a dare esami singoli per poter entrare direttamente al secondo anno di economia nel 2016. Nel caso andasse male, avrei fatto 1 anno di diritto.
Ora ciò che più mi tormenta e se tutto ciò convenga o meno.. Mi spiego meglio, se passassi a economia avrei indubbiamente più tempo libero, che potrei impiegare per apprendere 2 lingue nel corso degli anni, per lavoricchiare alla mia attività online che al momento porta buone entrate; La paura di tutto ciò, è ritrovarmi tra qualche anno con una laurea "che hanno tutti" permettetemi il termine, che io ovviamente cercherei di sfruttare al meglio tramite le lingue (ne parlo già 2 perfettamente) e tramite il fatto che nel mentre avrei fatto tanta esperienza con l'attività alla quale sto lavorando attualmente, ma che non darebbe grandi garanzie. D'altro canto, ingegneria gestionale sembra dare più garanzie, anche se in questo caso certe materie dovrei "farmele piacere per forza", avrei poco tempo libero per imparare le lingue e per lavorare, e farei qualcosa che inizialmente, non mi piace per niente e non si addice al mio modo di studiare e intendere le materie. Come ultimo punto, certe garanzie esistono almeno per ora, ma purtroppo non so come possa cambiare la situazione tra 5/6 anni, considerando che gestionale al momento è molto gettonata, si iscrivono in tanti, sicuramente meno rispetto ad economia, che sembra offrire di meno.
Scusate il papiro.. cosa ne pensate?

Risposte
lorenzom971
[OT]

"vict85":
Ti parlo da laureato in scienze politiche (e matematica).


Sei laureato sia a scienze politiche che a matematica? Scelta curiosa! Sono veramente interessato, qual è il tuo iter di studi? Cosa ti ha spinto a prendere queste 2 lauree (triennali?) ?

[\OT]

Scusate l'off-topic

Carlettone1
Ascolta me, se proprio non puoi passare ad economia quest'anno, prenditi un anno per schiarirti le idee e magari studia qualche lingua per i conti tuoi. L'anno prossimo ripartirai da 0.

vict85
"rozx27":
il punto principale tra economia e ingegneria è che nella prima sento di poter fare la differenza; provo a spiegarmi meglio, l'economia aziendale, micro e macro economia, sono tutte cose che già precedentemente ho cercato, approfondito, non studiato a pieno, posso però dire che sono materie che mi intrigano e mi appassionano. L'uso della matematica a economia è infinitamente pratico, contrariamente alla matematica di ingegneria, astrazione pura. Questi sono gli aspetti fondamentali che mi farebbero scegliere economia. D'altro canto, come ho detto sopra, mi dispiace il fatto che sia un settore saturo, dove, pur essendoci una domanda maggiore, si è parecchio svantaggiati, pur avendo studiato in un ateneo ottimo. Io attualmente mi sono trasferito a modena, dove per fortuna, sia l'ateneo di ingegneria che di economia sono nella top 3 d'italia. Ad economia poi potrei sfruttare le lingue, ne parlo già 2 perfettamente, più l'inglese e lo spagnolo che vorrei imparare quest'anno. Perdere 1 anno probabilmente come dite voi non sarà una tragedia. Ora infatti sto meditando di trasferirmi a giurisprudenza entro in 24 ottobre, in modo da poter dare quelle 2/3 materie che mi convaliderebbero a economia il prossimo anno. Nel mentre potrei tentare i corsi singoli tipo aziendale e matematica, sperando di arrivare ai crediti necessari per poter passare al secondo anno di economia, direttamente. In caso ciò non fosse possibile, farei quest'anno di giurisprudenza.


Ti parlo da laureato in scienze politiche (e matematica). Non so se hai già fatto il trasferimento, ma la mia opinione personale è che trasferirsi a giurisprudenza sia assolutamente senza alcun senso logico o pratico. Se vuoi fare economia trasferisciti ad economia. Se non puoi più iscriverti all'università a cui vorresti farlo, sappi che puoi sempre cambiare università al secondo anno.
Il primo anno di giurisprudenza contiene, se non hanno cambiato in questi ultimi anni, degli esami che rispetto a quelli che ti faresti convalidare ad economia sono o inutilmente più complicati (vedi diritto privato) o inutilmente più facili (vedi politica economica e statistica[nota]Questi due corsi a giurisprudenza sono fatti in maniera meno sera di quanto lo siano a scienze politiche, che a sua volta è molto più semplificato di quanto lo sia ad economia. Probabilmente un ragioniere fa economia in modo più serio.[/nota]) e ci aggiunge esami la cui utilità per un economista è praticamente nulla (diritto costituzionale, diritto romano o esami di storia del diritto). Sull'utilità poi di esami come sociologia ho sinceramente i miei dubbi a prescindere da chi sia la persona a cui lo insegni (e lo dico consapevole di averne dato più di uno).
A quel punto a mio avviso avrebbe più senso finire l'anno ad ingegneria gestionale, ma se puoi ancora cambiare è meglio farlo verso economia.

Riguardo alle tante cose che vuoi fare direi che è più facile farla ad economia che a giurisprudenza data la mole media di cose da studiare negli esami di diritto. Riguardo alle lingue dipende anche molto da quanto tempo ci dedichi alla settimana, non dimenticare che una lingua la devi anche mantenere, altrimenti con il tempo la perdi. Nota che è possibile aggiungere esami di lingua all'università.

Ryukushi1
TI stai facendo decisamente troppe pippe mentali.

Scegli quello che più ti piace e se ti saprai organizzare bene avrai tempo per fare tutto quel che vuoi fare.

rozx
il punto principale tra economia e ingegneria è che nella prima sento di poter fare la differenza; provo a spiegarmi meglio, l'economia aziendale, micro e macro economia, sono tutte cose che già precedentemente ho cercato, approfondito, non studiato a pieno, posso però dire che sono materie che mi intrigano e mi appassionano. L'uso della matematica a economia è infinitamente pratico, contrariamente alla matematica di ingegneria, astrazione pura. Questi sono gli aspetti fondamentali che mi farebbero scegliere economia. D'altro canto, come ho detto sopra, mi dispiace il fatto che sia un settore saturo, dove, pur essendoci una domanda maggiore, si è parecchio svantaggiati, pur avendo studiato in un ateneo ottimo. Io attualmente mi sono trasferito a modena, dove per fortuna, sia l'ateneo di ingegneria che di economia sono nella top 3 d'italia. Ad economia poi potrei sfruttare le lingue, ne parlo già 2 perfettamente, più l'inglese e lo spagnolo che vorrei imparare quest'anno. Perdere 1 anno probabilmente come dite voi non sarà una tragedia. Ora infatti sto meditando di trasferirmi a giurisprudenza entro in 24 ottobre, in modo da poter dare quelle 2/3 materie che mi convaliderebbero a economia il prossimo anno. Nel mentre potrei tentare i corsi singoli tipo aziendale e matematica, sperando di arrivare ai crediti necessari per poter passare al secondo anno di economia, direttamente. In caso ciò non fosse possibile, farei quest'anno di giurisprudenza.

rozx
è questo il punto, capire se quel tipo di fatica fa per me.. 180 CFU entrambe, hai ragione. Con il fatto di aver detto che studiavo un po di tutto, significa che non ero a livelli altissimi in nessuna materia, non brillavo particolarmente in matematica fisica o latino, o altro, semplicemente ricordo che studiando latino o filosofia o altro, era molto meno pesante che studiare matematica, nello stesso arco di tempo riuscivo ad apprendere un volume triplo di concetti sul latino che sulla matematica. Che a economia avrei più tempo libero è risaputo.. come dice anche intermat, il punto è che ad economia potrei dedicarmi anche ad "altro", a ingegneria dovrei dare il 100 % li, senza poter fare altro considerando la mia poca bravura in matematica, fisica, e il tempo che impiego per apprendere e mettere in pratica dei concetti matematici.
Pensavo che a ingegneria fosse tutta questione di fare bene analisi, e il resto sarebbe stato un po in discesa.. Non è cosi, dato che analisi la fai e poi te la ritrovi in tutti gli altri esami o quasi, togliendo quei 4/5 di stampo economico nella triennale. A tal proposito, fare un cdl dove la matematica è al centro di tutto, dove una materia che non amo particolarmente è la base di tutto, mi fa desistere dal proseguire.
Sul tipo di fatica ti do perfettamente ragione, ed è questo il punto. A livello puramente teorico, ing.gestionale la preferisco ad economia per un approccio più "pratico" meno teoretico.. Poi a livello pratico mi accordo che non riesco a star li per 6/7 ore a fare calcoli su calcoli, dimostrazioni su dimostrazioni e cosi via. E' questo il problema..

Intermat
"raffamaiden":

Poi non si capisce perchè ad economia avresti il tempo di studiarti 2 lingue e badare alla tua impresa e ad ingegneria no. Sono 180 CFU ambo i cdl, quindi a meno di non avere motivi particolari, del tipo: le materie di economia le so già, me ne vado all'università in cima alla montagna dove regalano le materie perchè non ci va nessuno (informazione che probabilmente è anche a disposizione dei datori di lavoro), sarà comunque la stessa cosa. Anzi, essendo più competitiva dovrai impegnarti di più per ottenere voti più alti.

Dai raffamaiden, è innegabile che Economia rispetto ad Ingegneria (ma anche Matematica, Fisica, Informatica e Chimica) sia più tranquilla. Sicuramente per brillare devi applicarti molto ma, in media, il tempo da dedicare allo studio è minore. Non farà statistica (assolutamente) ma gli amici che fanno Economia, Lettere etc.. hanno decisamente più tempo libero (a parità di anni impiegati per la laurea) di quelli che fanno ingegneria e fisica (non conosco direttamente laureandi/laureati in chimica e matematica).
NB: Con questo non voglio assolutamente dire che Economia sia una facoltà poco valida. Semplicemente che a parità di output è necessario, in media, un minore input. Ne è la dimostrazione la migrazione continua da ingegneria ad economia che, almeno da me, c'è ogni anno!

PS: Detto questo, per tutte le cose che vorrebbe fare lui, anche studiando Economia non ce la farebbe.

Sk_Anonymous
Ci sono alcuni aspetti poco chiari, e io fare un po' di ordine prima di tutto.

Primo non esiste la facoltà fatta apposta per rozx27, alcune materie che non ti piacciono ci saranno sempre. Come sempre nella vita, bisogna tollerare anche qualcosa che non ci piace. Devi vedere se il gioco vale la candela.

Poi non si capisce perchè ad economia avresti il tempo di studiarti 2 lingue e badare alla tua impresa e ad ingegneria no. Sono 180 CFU ambo i cdl, quindi a meno di non avere motivi particolari, del tipo: le materie di economia le so già, me ne vado all'università in cima alla montagna dove regalano le materie perchè non ci va nessuno (informazione che probabilmente è anche a disposizione dei datori di lavoro), sarà comunque la stessa cosa. Anzi, essendo più competitiva dovrai impegnarti di più per ottenere voti più alti.
Se poi vuoi sacrificare il tempo che ci metti a laurearti e/o i voti per dedicarti ad altro lo puoi fare anche ad ingegneria, ma considera che faresti male sia l'università sia la tua impresa, e quindi l'ultima ti potrebbe fallire e non trovi lavoro perchè hai un voto basso.

Per la laurea che hanno tutti non significa niente.
Primo ci sono università d'eccellenza dove ti puoi distinguere, puoi mettere esami aggiuntivi, corsi di dottorato, ci sono certificazioni che puoi conseguire (se vuoi fare il project manager c'è la certificazione apposta, idem per il contabile, per la finanza, ecc.), internships, traineeship, ecc.
Dipende solo da te. Non c'è solo l'università o le materie che studi all'università nella vita.
Secondo se c'è più competizione significa che c'è anche più offerta (lo studierai nelle primissime lezioni di microeconomia).

Poi se va bene non significa altrettanto niente. Economista ed ingegnere possono fare di tutto, bisogna fare la gavetta. Draghi ha studiato economia alla Sapienza, ha fatto la gavetta e ora è dov'è. Non è che ha studiato ad Harvard e poi ha
vinto il Nobel e poi .... Non esiste un limite superiore se va bene, se poi ti laurei male perchè non hai passione o perchè devi fare altro allora è un altro discorso.

Quindi secondo me, prima di tutto inizia a chiederti quali siano i tuoi hobby.
Leggi quotidiani di tipo economico? Smanetti a capire quali siano i sistemi di produzione?
Studiavo tutto non significa niente. Certo che studiavi tutto, sennò ti bocciavano.
Ma al di fuori della scuola che facevi? Quali erano le tue passioni?

Quindi da lì parti per decidere se vuoi fare principalmente l'imprenditore o l'università (ORA. Poi puoi fare l'impresa e se fallisce fai l'università, o viceversa come ha fatto il Berlusca)
Poi devi capire se l'università fa per te, cioè non ero bravo in niente e studiavo un po' di tutto significa che se continui così ti laurei con un voto basso, che sostanzialmente non serve a niente. Devi anche cercare un metodo di studio, qualsiasi facoltà tu faccia. Devi capire se quel tipo di "fatica" fa per te.
Io mi andrei a vedere i piani di studio di un po' tutte le facoltà e vedere quello che mi affascina di più: anche ad economia ci sono branche che richiedono tanta matematica (finanza) e branche dove non vedi quasi neanche un numero (tipo HR). Una volta che trovi quella che ti affascina stabilisci un metodo di studio

Intermat
"rozx27":
esatto, non voglio perdermi nulla.. è questo il problema, qualsiasi cosa scelga, devo sacrificare qualcosa..

Io ti posso portare l'esempio di un mio amico che aveva iniziato ing. informatica ma a metà del primo anno ha deciso di passare ad economia. Ha fatto la rinuncia agli studi e si è immatricolato ex-novo ad economia, ora dopo tre anni si sta laureando con un voto sopra il 100. Alla fine ha "buttato" un anno ma lo vedo convinto della cosa. Forse le cose che ti perdi sono meno di quelle che credi. Se ingegneria non ti piace, alla fine vedrai che non ti peserà aver fatto il passaggio.

rozx
esatto, non voglio perdermi nulla.. è questo il problema, qualsiasi cosa scelga, devo sacrificare qualcosa..

severo.cucci
sei giunto all'impasse tipico di chi ormai ha già capito dove andare, ma fa i capricci e non vuole perdersi nulla.

non sarà qualcun altro a scegliere per te, sappilo. E non esiste la soluzione perfetta.

Scrivi pro e contro di ciascuno dei due cdl e decidi. In bocca al lupo :wink:

rozx
come hai già detto per la questione tasse, purtroppo non posso "provare", anche perché ho la borsa di studio e se non arrivo ai 25 crediti posso salutarla... Ingegneria gestionale mi piace, ma alla triennale ci sono si e no 7materie che mi interessano veramente.. tutto il resto, analisi, elettrotecnica etc, è un po un casino. Ora la situazione è anche peggiore dato che considerando gli imbrogli per i passaggi di corso e vari, ho perso pure tempo e sono indietro con le materie di ingegneria (analisi, chimica). Mi prenderò il week end per decidere cosa fare.. gestionale risulta essere più tecnica, le materie della magistrale mi intrigano parecchio, se solo non fosse per quello che sto facendo ora. Economia in compenso da una visione d'insieme, un modus operandi globale, non specifico come ingegneria, il che a me piace di più.. Le materie di economia le apprezzo maggiormente, mi son sempre piaciute materie come filosofia, letteratura, sociologia, il diritto, i classici.. il punto è che certe materie di economia, mi sembra facciano parte della fiera dell'ovvietà.. il che è demotivante, perché probabilmente mi ritroverei tra 5 anni con una cozzaglia di nozioni teoriche, ma che all'atto pratico mi permetteranno di fare bilanci in un azienda, SE MI VA BENE, insomma mi ritroverei con un titolo di studio che tutti hanno, con concorrenza direi spietata, in un settore che già di suo è parecchio saturo. E' questo che è demotivante di economia, e non mi spinge particolarmente a sceglierla, se non per accostarla a un attività lavorativa part time, e ad uno studio approfondito delle lingue per poterla sfruttare al meglio e avere un passo in più rispetto ad altri. Facendo economia o giurisprudenza arricchirei le mie conoscenze in linea di massima con ciò che mi piace, crescerei culturalmente. Non so, la scelta è ardua e sto perdendo tempo, il che non mi aiuta..

Intermat
Che confusione... #-o
Giudicare ingegneria (qualsiasi) dal primo mese (a dir tanto!) di lezione è un po' affrettato. In ogni caso effettivamente ingegneria è un po' come la descrivi: abbastanza rigida, con molte materie tecniche-matematiche e poche di diritto-economia (io alla triennale di questo tipo ne ho fatte 4/5: Economia applicata all'Ingegneria, Economia e Organizzazione Aziendale, Marketing, Diritto Commerciale, Gestione Aziendale). In ogni caso tutti i passaggi di corso che vuoi fare sono incredibili. Non ti conviene continuare a vedere ingegneria per tutto il primo semestre e tirare le conclusioni alla fine? Inoltre con tutte le attività extra che vuoi fare anche economia ti darebbe problemi! Potresti prenderti quest'anno per fare tutto ciò e ripartire da zero l'anno prossimo (incide anche su tasse universitarie, borse di studio etc..) con economia.

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