Ragazzi chi mi fa un saggio breve su Galileo Galilei su il nuovo metodo scientifico e la libera ricerca della verità? E' urgentissimo è un compito per stamattina

@matteilgrande@
il saggio su galileo galilei riguarda IL NUOVO METODO SCIENTIFICO E LA LIBERA RICERCA DELLA VERITA' .. bisogna sviluppare i seguenti punti:
1 quali opposte teorie cosmologiche si confrontavano al tempo di Galilei? nella parte in introduttiva del saggio si possono esporre le due principali teorie cosmologiche ( copernicana e tolemaica )
2 In che cosa consiste la novità del metodo scientifico di Galilei? Si puo descrivere la svolta impressa da Galilei alla ricerca scientica, facendo riferimento alle sue opere più significative a questo riguardo. Puo essere anche interessante sottolineare la novità delle scoperte di Galilei rispetto alle teorie copernicane
3 Che cosa significa per Galilei ricercare liberamente la verità? In particolare possono essere evidenziati l'entusiasmo di Galilei per le sue scoperte , la sua volontà di divulgazione e la convinzione che l'evidenza dei fatti fosse un argomento inoppugnabile di fronte ai detrattori.
4 Quale fu il rapporto tra Galilei e la Chiesa?
si puo fare riferimento alla diffusione del metodo sperimentale galileliano nonostante l'opposizione della chiesa citando i quadri di Vermeer. Puo infine essere discusso il documento con cui la CHiesa ha recentemente assolto Galilei dall'accusa di eresia. Grazie in anticipo

Risposte
Aleksej
è solo uno spunto.


Lo svolgimento necessiterebbe forse in primo luogo di una contestualizzazione del pensiero di Galileo nell’ambito delle svolte scientifiche dell’Europa moderna, magari ricordando il suo predecessore Copernico (da cui Galileo attingerà quella visione eliocentrica che dovrà poi abiurare davanti all’Inquisizione del Sant’Uffizio) e il suo successore Newton, dato che le grandi scoperte di quest’ultimo (sulle leggi del moto e sulla forza gravitazionale) hanno un antefatto nel più importante dei contributi scientifici di Galileo: le osservazioni sulla caduta dei gravi, cioè l’ipotesi (controintuitiva) secondo cui ogni corpo in caduta libera si muove verso la terra con la stessa velocità, a prescindere dal peso.
In secondo luogo - entrando nel merito della citazione della traccia - si dovrebbe sottolineare proprio negli esperimenti svolti sul moto dei gravi (quello famoso dalla Torre di Pisa) l’emblema dell’acquisizione metodologica decisiva del pensiero galileiano, quella sulla necessità di sottoporre le ipotesi a verifiche sperimentali rigorose. Oggi, ai nostri occhi, può sembrare scontato, ma al tempo di Galileo non lo era per nulla.
E per finire, bisognerebbe sviluppare nei dettagli l’articolazione cognitiva tesa tra la «sensata esperienza» (gli aspetti della realtà fisica attinti sia dai sensi umani sia dalla loro «verifica» sperimentale) e la «dimostrazione certa» (la facoltà di descrivere quegli aspetti con un linguaggio geometrico-matematico il più coerente ed efficace possibile). Qui, infatti, si concentra il vero snodo conoscitivo di tutta la scienza contemporanea: la domanda su quanto le leggi fisico-matematiche che descrivono l’universo siano «oggettive» e «immutabili» e quanto siano invece prodotti selettivi del nostro cervello, «schemi» scremati dall’evoluzione per aumentare il nostro potenziale adattativo.
Come si vede- e per restare a Galileo- davvero una traccia sui «massimi sistemi».

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