Scrutinio finale quinto anno
puo' succedere che ad un alunno che, come me, ha tutti otto e nove, ma ha 38 assenze, in occasione dello scrutinio finale del 5° anno, veda i suoi voti tutti abbassati ? Avevo la media del 7,51 (registro elettronico) e alla fine dello scrutinio la mia media è del 6,92?
Risposte
Impossibile è una falsa! Cioè tu hai tutto 8-9 ,hai la media del 6?? Rivolgiti ai tuoi prof e fati dare una spiegazione!
Con tutti 8 e 9 sembra strano che tu abbia come media generale 7,51 e ancor più strano che dopo gli scrutini sia ancora più bassa, tieni presente che in fase di scrutinio i prof decidono collettivamente il voto che ogni insegnante presenta almeno 2 giorni prima ( poi ci sono eccezioni in quanto i voti presentanti sono semplici "proposte" fino al pomeriggio dello scrutinio e pertanto soggetti a potenziali modifiche )
La valutazione degli apprendimenti spetta al consiglio di classe con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza
ll DPR n. 122/2009 afferma:
“La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata nella scuola secondaria di primo grado, dal consiglio di classe presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza”.
All’art. 4/1 (Valutazione degli alunni nella scuola secondaria di secondo grado):
“La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe, formato ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni e presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza”.
Il Consiglio di classe come “collegio perfetto” e “sovrano” nell’attribuzione dei voti
Il Consiglio di classe riunito per lo scrutinio, intermedio e finale, è un organo collegiale giudicante perfetto che esige la presenza di tutti i suoi componenti per la validità delle deliberazioni da assumere.
Deve quindi operare con la partecipazione di tutti i suoi componenti.
L’art. 79 del R.D. 653/1925 stabilisce:
“I voti si assegnano, su proposta dei singoli professori, in base ad un giudizio brevemente motivato desunto da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti, grafici o pratici fatti in casa o a scuola, corretti e classificati durante il trimestre o durante l'ultimo periodo delle lezioni”.
I voti sono espressi in decimi (voto intero).
Il docente è dunque tenuto a dare motivazione della sua proposta di voto in base anche ai criteri valutativi indicati dal Collegio dei docenti.
Ciò risponde al principio di trasparenza, che è il principio cardine della valutazione, e nello stesso tempo se le valutazioni espresse all’interno del Consiglio di classe sono debitamente motivate si ritengono insindacabili.
In caso contrario, i relativi atti sono impugnabili davanti al giudice amministrativo e suscettibili di annullamento.
Il docente può stilare un giudizio brevemente motivato per ogni allievo corrispondente alla sua proposta di voto numerico, oppure crocettando le aggettivazioni riferite alla conoscenza, comprensione, applicazione, analisi e sintesi o ad altre aggettivazioni presenti nel registro personale.
Ogni istituzione scolastica, in base all’autonomia, può deliberare anche per questo aspetto modalità comuni per tutti i docenti.
Precisiamo comunque il principio secondo il quale in sede di scrutinio, intermedio e finale, la valutazione non è del singolo docente e che tutti i voti si ritengono “proposti” e “di consiglio”.
Quindi la colpa dell'abbassamento della media non è riconducibile ad uno o 2 prof ma a tutti i prof. INOLTRE :
Non esiste obbligo di arrotondamento per difetto o per eccesso.Nel caso degli esami di terza media e maturità , se l'alunno ha conseguito un certo voto più lo 0.50 o superiore, c'è la disposizione ministeriale di arrotondare per eccesso: quindi un 7.50 o un 7.68 diventano 8, mentre voti con decimali leggermente inferiori possono essere aumentati su decisione della commissione ( ma "leggermente" inferiori, non un 7.25 che diventa 8!)
Negli scrutini invece sono solo gli insegnanti a valutare l'aumento o l'abbassamento di un voto , chiamiamolo "imperfetto" per intenderci, e lo fanno in base a diversi criteri:la situazione personale, il livello di partenza, l'impegno, la partecipazione, la diligenza e altro . Ecco perché tra due alunni ambedue con un 5 e mezzo, uno ottiene la sufficienza e l'altro resta a 5.
La valutazione degli apprendimenti spetta al consiglio di classe con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza
ll DPR n. 122/2009 afferma:
“La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata nella scuola secondaria di primo grado, dal consiglio di classe presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza”.
All’art. 4/1 (Valutazione degli alunni nella scuola secondaria di secondo grado):
“La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe, formato ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni e presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza”.
Il Consiglio di classe come “collegio perfetto” e “sovrano” nell’attribuzione dei voti
Il Consiglio di classe riunito per lo scrutinio, intermedio e finale, è un organo collegiale giudicante perfetto che esige la presenza di tutti i suoi componenti per la validità delle deliberazioni da assumere.
Deve quindi operare con la partecipazione di tutti i suoi componenti.
L’art. 79 del R.D. 653/1925 stabilisce:
“I voti si assegnano, su proposta dei singoli professori, in base ad un giudizio brevemente motivato desunto da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti, grafici o pratici fatti in casa o a scuola, corretti e classificati durante il trimestre o durante l'ultimo periodo delle lezioni”.
I voti sono espressi in decimi (voto intero).
Il docente è dunque tenuto a dare motivazione della sua proposta di voto in base anche ai criteri valutativi indicati dal Collegio dei docenti.
Ciò risponde al principio di trasparenza, che è il principio cardine della valutazione, e nello stesso tempo se le valutazioni espresse all’interno del Consiglio di classe sono debitamente motivate si ritengono insindacabili.
In caso contrario, i relativi atti sono impugnabili davanti al giudice amministrativo e suscettibili di annullamento.
Il docente può stilare un giudizio brevemente motivato per ogni allievo corrispondente alla sua proposta di voto numerico, oppure crocettando le aggettivazioni riferite alla conoscenza, comprensione, applicazione, analisi e sintesi o ad altre aggettivazioni presenti nel registro personale.
Ogni istituzione scolastica, in base all’autonomia, può deliberare anche per questo aspetto modalità comuni per tutti i docenti.
Precisiamo comunque il principio secondo il quale in sede di scrutinio, intermedio e finale, la valutazione non è del singolo docente e che tutti i voti si ritengono “proposti” e “di consiglio”.
Quindi la colpa dell'abbassamento della media non è riconducibile ad uno o 2 prof ma a tutti i prof. INOLTRE :
Non esiste obbligo di arrotondamento per difetto o per eccesso.Nel caso degli esami di terza media e maturità , se l'alunno ha conseguito un certo voto più lo 0.50 o superiore, c'è la disposizione ministeriale di arrotondare per eccesso: quindi un 7.50 o un 7.68 diventano 8, mentre voti con decimali leggermente inferiori possono essere aumentati su decisione della commissione ( ma "leggermente" inferiori, non un 7.25 che diventa 8!)
Negli scrutini invece sono solo gli insegnanti a valutare l'aumento o l'abbassamento di un voto , chiamiamolo "imperfetto" per intenderci, e lo fanno in base a diversi criteri:la situazione personale, il livello di partenza, l'impegno, la partecipazione, la diligenza e altro . Ecco perché tra due alunni ambedue con un 5 e mezzo, uno ottiene la sufficienza e l'altro resta a 5.