ANALISI DEL TESTO PER FAVORE!
CIAO POTETE FARMI L'ANALISI DEL TESTO DELLA POESIA COME IL RAMO DI BIANCOSPINO.
Aggiunto 36 secondi più tardi:
PER FAVORE CHE SIA ABBSTANZA LUNGA
Aggiunto 36 secondi più tardi:
PER FAVORE CHE SIA ABBSTANZA LUNGA
Risposte
Perfetto, tranquilla :)
scusatemi non lo sapevo xD Non avevo letto il regolamento
Ciao Marika,
ha ragione Harlemx, quando prendi determinati argomenti da altri siti, devi sempre citare le fonti, rispettando quindi il regolamento, per cui la prossima volta fai maggiore attenzione!
Ciao,
Giorgia.
ha ragione Harlemx, quando prendi determinati argomenti da altri siti, devi sempre citare le fonti, rispettando quindi il regolamento, per cui la prossima volta fai maggiore attenzione!
Ciao,
Giorgia.
bello fare copia e incolla da yhaoo?
Aggiunto 46 secondi più tardi:
yahoo
Aggiunto 46 secondi più tardi:
yahoo
La scena è ambientata in un sereno paesaggio primaverile, contraddistinto dalla rinascita della natura e dal canto gioioso degli uccelli.
Benché la stagione favorisca la nascita e lo sviluppo dell’amore, l’io lirico non riesce a provare gioia dalla natura perché non riceve notizie dalla sua amata.
La primavera è paragonata alla salvezza di un mattino dopo una notte buia e fredda ; infatti proprio in un mattino primaverile la sua amata mise fine a tutte le loro pene concedendogli il suo
"amore pieno insieme all’anello".Ora si trova in una gelida notte ad aspettare come un biancospino il sole del mattino che gli porterà notizie della sua amata.
Felice è la similitudine dell’amore con il "ramo del biancospino", tremante al gelo della notte nella sua fragilità come il poeta è tremante davanti alla donna.La poesia è un testo che contiene tutti gli elementi caratteristici della lirica cortese.
Dopo l’apertura ,l’autore confessa la sua pena d’amore: non ha ricevuto alcun messaggio, né alcuna lettera “dall’essere che più gli giova e piace”, cioè dalla sua donna. Ciò è fonte di ansia e toglie all’innamorato il suo riposo e la sua allegria. Si tratta di situazioni tipiche nella psicologia amorosa.
La parte centrale della lirica è costituita da una similitudine: l’amore è come un ramo di biancospino, che soffre il freddo durante la notte, ma si ricrea nelle ore diurne quando torna a splendere il sole. Tutti sanno che l’amore è fatto spesso di momenti esaltanti a cui si alternano momenti di depressione. L’amore non è certo un sentimento monotono, oscilla spesso tra felicità e tristezza, tra calore solare e gelo notturno. Guglielmo d’Aquitania conclude la sua lirica con ottimismo: non teme che i discorsi malevoli possano allontanarlo dal suo “Buon-vicino”; se gli altri vogliono vantarsi di amori irreali, egli sa che “dispone di pane e coltello”, cioè non gli manca nulla ed è contento del suo stato di uomo che ama.
Benché la stagione favorisca la nascita e lo sviluppo dell’amore, l’io lirico non riesce a provare gioia dalla natura perché non riceve notizie dalla sua amata.
La primavera è paragonata alla salvezza di un mattino dopo una notte buia e fredda ; infatti proprio in un mattino primaverile la sua amata mise fine a tutte le loro pene concedendogli il suo
"amore pieno insieme all’anello".Ora si trova in una gelida notte ad aspettare come un biancospino il sole del mattino che gli porterà notizie della sua amata.
Felice è la similitudine dell’amore con il "ramo del biancospino", tremante al gelo della notte nella sua fragilità come il poeta è tremante davanti alla donna.La poesia è un testo che contiene tutti gli elementi caratteristici della lirica cortese.
Dopo l’apertura ,l’autore confessa la sua pena d’amore: non ha ricevuto alcun messaggio, né alcuna lettera “dall’essere che più gli giova e piace”, cioè dalla sua donna. Ciò è fonte di ansia e toglie all’innamorato il suo riposo e la sua allegria. Si tratta di situazioni tipiche nella psicologia amorosa.
La parte centrale della lirica è costituita da una similitudine: l’amore è come un ramo di biancospino, che soffre il freddo durante la notte, ma si ricrea nelle ore diurne quando torna a splendere il sole. Tutti sanno che l’amore è fatto spesso di momenti esaltanti a cui si alternano momenti di depressione. L’amore non è certo un sentimento monotono, oscilla spesso tra felicità e tristezza, tra calore solare e gelo notturno. Guglielmo d’Aquitania conclude la sua lirica con ottimismo: non teme che i discorsi malevoli possano allontanarlo dal suo “Buon-vicino”; se gli altri vogliono vantarsi di amori irreali, egli sa che “dispone di pane e coltello”, cioè non gli manca nulla ed è contento del suo stato di uomo che ama.